Strage di via D’Amelio: Fiammetta Borsellino accusa ministeri e procure per i depistaggi
Giulio Cainarca · 12 Giugno 2024
Nel quasi assoluto silenzio mediatico, Fiammetta Borsellino, figlia del giudice ucciso nel 1992 dalla mafia, intervistata da Salvo Palazzolo su La Repubblica Palermo, chiama in causa, per il depistaggio nelle indagini sulla strage di Via D’Amelio, i Ministri dell’Interno, della Difesa e della Giustizia dell’epoca, che affidarono le indagini a Procure inadeguate e “a magistrati che pensavano di fare carriere sul cadavere di mio padre ancora caldo”. In particolare, Fiammetta Borsellino ricorda “l’omertà del ministro Nicola Mancino”, che agì “in perfetto stile mafioso”.