Sorpresa: è Elly a volere un sud più povero e diviso

· 12 Giugno 2024


Oggi si parla dell’effetto del dopo-elezioni: Sembra che in diversi Paesi il vento popolare del voto democratico e civile abbia premiato i partiti che “non se la bevono”: non si bevono il ritornello che sentiamo spesso in tivù o sui grandi giornali, ovvero che non si può mai parlare male dell’Europa. Noi amiamo l’Europa e le vogliamo bene, ma non “questa” Europa, perché non porta alla valorizzazione dei popoli. A proposito di popoli, una valorizzazione che meritano e che meriteranno è l’autonomia differenziata, nostro cavallo di battaglia, che oggi finalmente ha iniziato il suo iter alla Camera dopo il voto del Senato di qualche mese fa sul DDL Calderoli.

Intanto sta prendendo il via una nuova narrazione della sinistra: intanto il Pd ha usato come escamotage elettorale insistere sull’allarme secondo il quale l’autonomia differenziata causerà una “secessione dei ricchi” che aumenterà le disuguaglianze. Poi Elly Schlein ha usato il risultato elettorale per ribadire che bisogna fermare l’autonomia differenziata perché se il Pd ha preso più voti al Sud significa che il Sud è contro l’autonomia. A questo appello ha aderito subito l’Alleanza Verdi-Sinistra, partito che ha fatto eleggere Mimmo Lucano, e naturalmente anche il Movimento 5 Stelle, uscito sconfitto da questa tornata elettorale ma sempre in prima linea contro l’autonomia. Diciamo la verità: Elly Schlein sta cercando di utilizzare questo risultato per ritentare la strada del “campo largo” che finora, fatta eccezione per il caso unico della Sardegna, non è riuscita a formare.

Il fatto è che è proprio il Pd a voler dividere l’Italia: infatti l’autonomia differenziata, sulla base del disegno di legge Calderoli e della Costituzione, vuole dare più competenze e risorse economiche a chi le desidera e prevede i livelli essenziali di prestazione per eliminare le disuguaglianze regionali. Il Pd sostiene il contrario: ma otterrebbe proprio una peggior divisione dell’Italia, creando altra povertà e nuovi dissapori perché, senza i Lep, chi non trova i servizi essenziali (per esempio la sanità intesa in senso lato, dal costo della siringa all’offerta delle Rsa) li andrà a cercare altrove e dovrà spendere denaro: è questo il vero gap fra nord e sud, e alla sinistra a quanto pare piace.


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