Annunziata, Landini, Schlein bocciati in Costituzione
Giuliano Zulin · 4 Giugno 2024
A pochi giorni dal voto europeo, non dimentichiamoci che si andrà alle urne anche sul territorio, fra Regioni e Comuni. È qui che si gioca l’autonomia, e qui cascano ignoranze assortite. Secondo Elly Schlein “il progetto sull’autonomia differenziata è la negazione dell’articolo 3 della Costituzione, che indica di rimuovere gli ostacoli”. Ma poi gli articoli 116 e 117 affermano che l’autonomia si può fare, in base a un accordo fra lo Stato e le Regioni. Allora dobbiamo deciderci: la Costituzione è bella tutta oppure per niente, di certo non la si può prendere non a pezzetti.
Il segretario della Cgil Maurizio Landini è contrario al premierato e all’autonomia al punto da dirsi pronto a promuovere una raccolta firme per indire un referendum. Cosa che è possibile nel caso di una riforma costituzionale come il premierato, ma sull’autonomia no: perché, appunto, è già prevista dalla Costituzione, dopo essere stata sottoposta a referendum nel 2001. Quindi, anche Landini non conosce la Costituzione, né la sua storia.
E ancora: la candidata di sinistra Lucia Annunziata, in un’intervista su Repubblica, spiega che l’autonomia differenziata toglie risorse al sud ed è un rigurgito di razzismo, nonché un disegno eversivo del governo. Quindi razzista ed eversiva è anche la Costituzione? Annunziata si augura che l’Europa possa fare qualcosa per mitigare questa riforma; ma non sa che l’autonomia differenziata e il federalismo fiscale – da realizzare entro il 2026 e legati all’erogazione dei fondi europei – fanno parte delle “milestone” del Pnrr, siglato a Bruxelles e controfirmato nel 2021 dal governo giallorosso, Pd incluso…