I top gun Usa battono bandiera arcobaleno
Pier Luigi Pellegrin · 25 Maggio 2024
Con Emanuele Mastrangelo (Centro studi Machiavelli) parliamo di Top Gun arcobaleno: il Dipartimento dell’Aeronautica statunitense ha diramato una circolare che sollecita i vertici dell’US Air Force a pianificare adeguate celebrazioni per il “mese del pride” (giugno). Secondo la responsabile dell’Ufficio Diversità del Dipartimento, nonché vice assistente del ministro dell’Aeronautica, Marianne P. Malizia, bisogna assolutamente “celebrare la diversità e l’inclusività della nostra Forza Armata” (nessuno stupore se nel 2023 le reclute sono il 30% in meno del necessario).
C’era una volta la cattolicissima Polonia, c’era una volta e oggi non c’è più, visto che il sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, ha vietato l’esposizione di simboli religiosi, tra cui il crocefisso, nel luoghi pubblici (Wojtyla si sta rivoltando nella tomba). In Nuova Zelanda una ragazza 17enne, credendosi un maschio, decide di automutilarsi i seni, non potendo spendere 35mila dollari per un intervento chirurgico in una clinica privata. Critiche al servizio sanitario pubblico, come se a 17 anni fosse normalissimo decidere il cambio del proprio sesso e se una vicenda del genere non meritasse approfondimenti psicologici prima di arrivare a scelte irreversibili.
Il mondo al contrario davvero, per il generale Vannacci, che in una trasmissione di Rete4 è stato paragonato da una ragazza di colore, con profondo disprezzo, a un “kebabbaro turco, altro che tratti caucasici”. Nota: il razzismo ai tempi del woke è solo quello perpetrato dai bianchi, se a insultare i turchi ci pensa una afro-italiana va tutto bene.
L’aritmetica, si sa, è fuorilegge, almeno così la pensano in Germania, dove Marie-Thérèse Kaiser, consigliera AFD della Bassa Sassonia, è stata condannata a 6.000 euro di multa per aver pubblicato alcune statistiche dalle quali risulta che un immigrato afghano è coinvolto in casi di stupro 70 volte in più rispetto a un cittadino tedesco (per gli immigrati africani il rapporto scende 40 a 1). Clamorosa la sentenza del giudice: “coloro che ledono la dignità umana non possono invocare la libertà di parola”. Senza parole.