Parole d’ordine
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Cari ascoltatori, una pessima notizia arriva dal sindacato di Polizia, che è un po’ figlio di un dio minore, un sindacato non coccolato come quello landiniano del mainstream che viene citato come autorità sacrale quando incita alla rivolta sociale o quando blocca il Paese per settimane. Gli allarmi lanciati dal sindacato di Polizia passano sempre […]
Cari ascoltatori, si aggira nel dibattito pubblico italiano lo spettro del ritorno di Romano Prodi. Spettro da sempre, almeno da quando partecipò alla celebre seduta spiritica in cui uscì il nome della strada in cui si trovava il covo dove le Brigate Rosse tenevano Aldo Moro, via Gradoli (poi equivocato nel paesino di Gradoli, dove […]
Cari ascoltatori, è ufficiale che la locomotiva europea franco-tedesca non c’è più, e con essa il suo granitico asse dominante sul continente, la sua logica e le sue parole d’ordine. È una crisi profonda di cui non c’è da gioire che ha ripercussioni anche su di noi, per l’entità delle due economie in questione. Però […]
Cari ascoltatori, tra quattro giorni scopriremo se l’Italia è ancora una democrazia liberale, se è ancora inserita nel cosmo dei valori e dei riferimenti del mondo occidentale. Non stiamo drammatizzando: il 20 dicembre avremo la sentenza di quell’abominio giuridico, logico, politico che è il processo Open arms a Matteo Salvini, un’operazione che davvero rischia di […]
Cari ascoltatori, viva l’operazione Ruffini, viva l’operazione politica da deep state per cui l’ormai ex direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, sarà il prossimo federatore del centrosinistra. Ne siamo entusiasti perché questo genere di approccio alla politica è ciò che farà governare il centro-destra per i prossimi mille anni: con tutte le imperfezioni e […]
Cari ascoltatori, andate fare un giro su sito dell’Unione sindacale di base, quella galassia di sigle, se possibile, anche più antagoniste di Landini, la quale oggi guida la serrata selvaggia di 24 ore che per l’ennesima volta blocca il Paese e crea danno a tutti gli italiani. È istruttivo perché chiarisce l’orizzonte di riferimento del […]
Cari ascoltatori, è ora di rivedere lo strumento dello sciopero, la normativa, le modalità, i limiti, il contesto in cui si esprime il diritto di sciopero. Sia chiaro: non si parla del diritto di sciopero in sé come diritto costituzionale inalienabile, non facciamo caricature come è d’abitudine per il maninstrem, che la vedrà come una […]
Cari ascoltatori, abbiamo perso il conto delle metamorfosi del sindaco di Milano Beppe Sala: oggi ha dichiarato a Repubblica “non dico che non potrà interessarmi fare il federatore del centrosinistra”: il che significa, al netto della doppia negazione democristiana, che si candida a fare il federatore del centrosinistra. Se si esce dalla bolla del chiacchiericcio […]
Cari ascoltatori, il nuovo tormentone che piace alla gente che piace è la jihad moderata: imperversa sui giornaloni, nei dibattitoni tra intellettualoni, e Repubblica come sempre eccelle, anzi, esprime punte di genio: negli ultimi giorni ci ha rifilato lo jihadista moderato, lo jihadista pragmatico, lo jihadista liberista, incenerendo in un luminoso falò il principio di […]
Cari ascoltatori, si è concluso da poco l’incontro al Ministero dei Trasporti tra i sindacati, che hanno convocato il milionesimo sciopero dei trasporti per questo venerdì, e il ministro Matteo Salvini. I sindacati hanno confermato l’approccio costruttivo che caratterizza la loro azione, cioè al tavolo sono andati per una scampagnata, perché hanno detto: non retrocediamo […]
Cari ascoltatori, siamo al circo mediatico giudiziario sulla pelle delle periferie. Che cos’è il circo mediatico giudiziario? È quella stortura del vivere civile che impera almeno dal 1992, per cui informazioni delicate escono dagli uffici in cui dovrebbero essere custodite e finiscono nelle redazioni dei giornali, con l’obiettivo dello sputtanamento: per esempio l’iscrizione nel registro […]
Cari ascoltatori, il Pd di oggi non sa che il concetto di velleitarismo è fortemente dispregiativo nella tradizione comunista: ha sempre indicato infatti quei rigurgiti impolitici, senza costrutto, tra l’ingenuo l’estremista, che andavano tenuti ai margini del proprio recinto. Ma l’ossatura del Pci di un tempo, pur non mancando certo di difetti, era fondata nel […]