I giornali visti da Sammy Varin
Pagina 3
Su La Verità: un sondaggio a opera di Alessandra Ghisleri indica che la maggioranza degli italiani è scettica sull’efficacia della legge che dovrebbe prevenire le aggressioni.
Su Il Tempo: dopo le ultime rivelazioni sui legami tra la relatrice pro Pal con i terroristi di Hamas cresce l’indignazione di istituzioni, ambasciatori e giornalisti affinché le Nazioni Unite scarichino la donna dal suo incarico.
Su Il Giornale: il leader della Lega replica in maniera ferma alla “strategia islamista” emersa da alcune figure chiave del movimento politico musulmano.
Su La Verità: assolto un uomo che, senza biglietto, aveva molestato il controllore per evitare la multa. Il giudice per le indagini preliminari ha derubricato la violenza privata.
Su Il Giornale: sono ricominciate le convocazioni dei volontari da arruolare sull’imbarcazione. La nuova missione potrebbe salpare la prossima primavera.
Sul Corriere della Sera: il viceministro delle Infrastrutture conferma che i livelli essenziali di prestazioni saranno inseriti nella manovra. Sul nuovo codice dell’edilizia non ci sarà alcun condono.
Su Libero: in caso di ritardi provocati da cantieri e conseguenti rallentamenti si potrà chiedere un risarcimento tramite un’app.
Su Il Giornale: l’Asse Ppe-destre consente a fare entrare nell’elenco dei sette Stati. Presenti anche Tunisia e Marocco.
Su Il Giornale: la sindaca di Genova cambia idea sulla rappresentazione che raffigura la Natività di Gesù, che ci sarà anche in Comune. Nel frattempo a Castel Goffredo il Salvatore viene cancellato dalla canzoncina “Buon Natale in allegria”.
Su Il Giornale: il 2025 si chiude con il giudizio incoraggiante dell’organizzazione parigina nei confronti del nostro Paese, con i numeri da primato del mercato del lavoro. Tasso di occupazione al 62,7% e oltre 24,2 milioni di persone impiegate: livelli mai toccati in vent’anni di serie storiche.
Su Il Giornale: persino l’ex presidente della Camera disconosce la relatrice speciale dell’Onu per la Palestina. “Non posso condividere tale affermazione e ritengo che sia sbagliata”.
Su Libero: Vincenzo Capuano non ha dubbi e sostiene che il presepe “resta così, come vuole la tradizione. Altrimenti diventa altro. Siamo aperti all’attualità, ma senza negare le tradizioni”.
