I giornali visti da Sammy Varin

Su Il Giornale: la città natale di Gesù è molto cambiata da quando l’Autorità palestinese ha preso il controllo. La convivenza con i musulmani non è armoniosa.

Su Libero: si chiama “Iwagumi-Dismisura” l’installazione natalizia in Piazza Maggiore di fronte al Duomo di San Petronio. Ma che cosa c’entra con la nascita di Cristo?

Su Il Tempo: Yassine Baradai, nuovo presidente dell’Ucoii, ha raccolto fondi per una ong bandita da Stati Uniti e Germania. Cisint: “Profilo perfettamente integrato nell’estrema sinistra”.

Su Il Fatto Quotidiano: il cambiamento dettato ai militari è dettato dal decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2025. Irritazione dello Stato Maggiore della Difesa.

Su Libero: è giallo sui soldi pubblici, con la giunta torinese del Pd che si rifiuta di rispondere alla domanda. Mistero anche sulle cooperative gestite dagli antagonisti e pagate dal Comune.

Su Libero: i manifestanti hanno urlato “Fuori gli assassini dalle Olimpiadi” mentre contestavano i tedofori a Sorrento. Assalita la nave intitolata ad Aurelio Visalli, che morì tentando di salvare due vite.

Su La Stampa: il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ritiene che su questi due terreni tutti i partiti dovrebbero dare il proprio contributo, nonostante sia complicato aprire un dialogo in questo periodo storico.

Su Libero: bufera su Monsignor Laterza che aveva dichiarato che Maria è “la donna più libera perché ha saputo obbedire a Dio”. Ma i critici ignorano il ruolo unico della madre di Gesù nel cristianesimo.

Su Il Giornale: il sottosegretario al Lavoro e vicesegretario della Lega ribadisce che nessuno dentro il partito ha pensato di alzare l’età pensionabile e che “la linea è sempre stata la stessa”.

Su La Verità: la partecipante che rappresentava il Paese scandinavo ha “osato” farsi uno scatto fotografico mentre mima gli occhi a mandorla.

Su Libero: in periodo di strenne natalizie l’associazione “Quattro Zampe” invita ad adottare gli animali snobbati nei canili per la loro “carta d’identità”, ma in realtà sono in grado di offrire grandi soddisfazioni.

Su La Stampa: tra i leader di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle è sempre più gelo. Oramai resta in comune a loro solo l’anti-melonismo.


Radio Libertà

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