Le regioni rosse si scoprono autonomiste sui soldi Ue
Giuliano Zulin · 30 Dicembre 2025
In questa puntata di “Regioniamoci sopra”, la nostra rubrica che si occupa dei temi che riguardano l’autonomia differenziata, Giuliano Zulin nota che le Regioni a guida centrosinistra si stanno molto agitando per la prospettiva che i fondi coesione, al pari del Pnrr, vengano “sfilati” dalle competenze delle Regioni, al punto da spingere le amministrazioni “rosse” a replicare la logica della Lega sull’autonomia differenziata. Un esempio su tutti, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che ha dichiarato insieme con i suoi colleghi di volere un ruolo più forte e incisivo delle Regioni nel rapporto con l’Europa, più semplificazioni e meno burocrazia, soprattutto rendendo più strutturale la revisione dei fondi mid-term. In un comunicato la presidente Proietti ha ricordato che le Regioni “sono favorevoli a nuove proposte e riforme riguardanti la semplificazione e la flessibilità degli strumenti della politica di coesione, a garanzia però di una governance multilivello e del riconoscimento del ruolo istituzionale e strategico delle Regioni”.
In pratica, le Regioni hanno chiesto “di poter decidere i target di propria competenza e declinare obiettivi e misure in coerenza con le specificità territoriali di ciascuno, in modo da rispondere ai fabbisogni reali, anche perché la coesione ha l’obiettivo di ridurre i divari e di sostenere la competitività, in primis appunto quella delle aree meno sviluppate”. Ma tutto questo non è forse il vocabolario dell’autonomia differenziata? In Europa sì ma in Italia no, perché mai?
