Senza l’autonomia, al sud ospedali in crisi

· 16 Dicembre 2025


In questa puntata di “Regioniamoci sopra”, la nostra rubrica che si occupa dei temi che riguardano l’autonomia differenziata, Giuliano Zulin analizza i risultati del rapporto dell’Agenas – l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali – che ha svolto una sorta di radiografia a proposito dell’assistenza sanitaria. In poche parole, su 266 ospedali considerati top, solo 49 si trovano al Sud: rimane quindi significativo il divario tra le aree del Paese.

“Nel dettaglio, tra le quindici migliori strutture ospedaliere presenti sul territorio italiano, soltanto una è presente in classifica nel Meridione, ovvero il Federico II di Napoli. Ben cinque si trovano invece in Lombardia; poi tre in Veneto, due in Emilia-Romagna e uno rispettivamente in Piemonte, Toscana, Umbria, Marche. Poi c’è anche il rovescio della medaglia: il 20% dei centri analizzati non sono stati promossi dall’Agenas e di questi ben 51 di questi si situano in quella Campania ora presieduta da Roberto Fico che dice no all’autonomia differenziata. Quale sarebbe la sua proposta alternativa?”.

“In questo momento il centrosinistra sta tifando per l’immobilismo in chiave di ‘rinascita’ e di un fantomatico ritorno a Palazzo Chigi. Il problema è che lo stallo politico-istituzionale sull’autonomia non fa altro che generare disuguaglianze. E se non si riesce a comprendere bene questo passaggio fondamentale, significa che non si vuole il bene dei cittadini che – anzi – vengono sfruttati in chiave propagandistica, con il solo obiettivo di ottenere una vittoria alle elezioni del 2027. Ora speriamo che i Lep passino velocemente nella legge di bilancio, così da gennaio si può cominciare a definirli. Anche perché entro il primo semestre del 2026 va attuato anche il famoso federalismo fiscale, richiesto da Roberto Calderoli del 2009 e poi avvallato nel Pnrr da Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Siamo a un passo dal cambiamento: è il momento di premere l’acceleratore”.


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