Se fra Gratteri e Falcone l’Anm sceglie Gratteri

· 19 Novembre 2025


Cari ascoltatori, ognuno ne tragga le considerazioni che ritiene da questo dato di cronaca: fra Nicola Gratteri e Giovanni Falcone l’Anm sceglie Gratteri, ne presidia la credibilità residua, preferendola alla memoria del grande magistrato antimafia. Brevissimo antefatto: Gratteri da subito si è segnalato come leader del fronte dei no alla riforma della giustizia, facendo quindi il politico – allora esistono le famose porte girevoli tra magistratura e giustizia – e ha rilasciato in diretta televisiva da Giovanni Floris un tarocco su un’intervista mai avvenuta in cui Falcone, su Repubblica, si sarebbe schierato contro la separazione delle carriere. In realtà quella vera è un’intervista di un anno prima, sempre a Repubblica, in cui il magistrato diceva il contrario, che “il pubblico ministero non deve avere alcun tipo di parentela con il giudice e non deve essere, come oggi, una specie di paragiudice”.

Questa era la posizione di Falcone, ma Gratteri, pur riconoscendo l’errore singolo su quell’intervista, ha comunque ribadito all’Ansa che in ogni caso Falcone la pensava in quel modo, non arrendendosi al fatto che no, non la pensava affatto in quel modo e anzi lo aveva confermato con varie dichiarazioni: Falcone era per una forma di separazione delle carriere.

Ma il punto è che è stata diffusa una nota dell’Anm, nella quale si esprime “piena solidarietà al procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, raggiunto da pesanti critiche e attacchi personali in questi giorni legati al suo impegno per il no referendum sulla riforma Nordio”. Sbagliato: le critiche, tra cui quelle che gli ha rivolto questa radio, non sono legate al suo impegno civile e politico, anche se un magistrato dovrebbe sempre valutare se prenderne parte. Sono invece dovute al fatto che ha rilanciato una fake news che riguarda la figura più cristallina, eroica, inscalfibile nel pantheon della Repubblica e di tutta la magistratura italiana.

Questa nota continua così: “Gratteri merita rispetto perché ha come unico scopo quello di arricchire il dibattito sulla riforma e dare ai cittadini maggiori elementi di riflessione in vista del voto referendario”. Lo ringraziamo, anche a noi piace l’arricchimento del dibattito, ma non con fake news, quello è taroccare, inserire un elemento di falsità: le riflessioni dovrebbero basarsi su elementi di realtà, non sulle paturnie ideologiche di lorsignori. È interessante anche che la nota di solidarietà a Gratteri sia stata criticata perfino da Grok, l’intelligenza artificiale di X che fa le pulci ai post, la quale in calce ha scritto che “le pesanti critiche a Gratteri non riguardano il suo impegno per votare no al referendum; viene invece criticato per aver diffuso false affermazioni attribuite a due eroici magistrati uccisi dalla mafia (Grok ci mette anche Paolo Borsellino, ndr), a fini di propaganda”. L’autocritica che ne è seguita, come dicevamo, è stata molto blanda e non ha rinunciato a insistere con l’idea farlocca che Falcone fosse contro la separazione delle carriere.

Allora, se l’Anm è quell’organo disinteressato e nobile che tutela l’onorabilità e la storia dei magistrati italiani, che cosa c’è da tutelare più di una memoria corretta, rispettosa, filologica dell’eredità di Giovanni Falcone? Ma l’Anm preferisce la polemica spicciola, la propaganda sul qui e ora, e niente, neppure Grok la sposta. C’è chi ha Falcone e c’è chi ha Gratteri, ognuno sceglie i suoi riferimenti…


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