I discepoli dell’ultrà pro-pal Hannoun? avs e 5stelle

· 13 Novembre 2025


Cari ascoltatori, l’islamogauchismo non attecchisce solo a New York con la vittoria di Zohran Mamdani, socialista radicale e musulmano di religione sciita, con frequentazioni in bilico sull’islamismo, oggi nuovo idolo del mainstream progressista. Né è un fenomeno esclusivo delle banlieue francesi, dove le seconde e le terze generazioni votano la sinistra populista e antisionista, in bilico sull’antisemitismo, di Jean-Luc Mélenchon. L’islamogauchismo è un fenomeno che troviamo in tutte le società europee e occidentali, Italia inclusa: un esempio sta in un interessante racconto pubblicato dal quotidiano Il Tempo, che da mesi segue le dubbie imprese del signor Mohammad Hannoun, il capo dell’Api, associazione dei palestinesi in Italia.

Hannoun è stato colpito da Daspo da parte della Questura di Milano per alcune sue dichiarazioni pericolose; è famoso per aver definito collaborazionisti i civili palestinesi presi, legati, messi in ginocchio e giustiziati da Hamas perché colpevoli di non essere suoi sostenitori; ed è sospettato dagli Stati Uniti di essere un riferimento di Hamas in Italia.

Ora, questo signore sta ampliando il suo spettro d’azione, non allestisce più solo cortei estremi pro-pal, ultra-antagonisti, ultra-antisionisti, ma si candida tra i leader di riferimento di questa nuova creatura islamogauchista che sta sostituendo il vecchio centrosinistra. Infatti, dopo aver infatti partecipato a un’assemblea permanente con i sindacati di base e Potere al popolo a Piacenza, ci ha preso gusto e ha lanciato due assemblee pubbliche, una a Crema e una a Mantova: quella di Mantova, il 14 novembre, con l’ordine del giorno “Una piattaforma per cambiare l’Italia e fermare il riarmo”.

Sembra proprio la dichiarazione di un progetto politico, anzi un progetto di leadership. A queste assemblee pubbliche parteciperanno la federazione Usb, i portuali degli stessi sindacati e – attenzione – come si legge sul manifesto pubblicato sul Tempo, con la partecipazione di Potere al popolo, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra.

Esatto: due forze di una certa importanza che siedono in Parlamento, due partiti chiave dell’alleanza di sinistra del fantomatico campo largo, partecipano a un evento col signor Hannoun, che ha definito collaborazionisti i palestinesi giustiziati da Hamas, che ha preso il Daspo per comportamento e frasi violente, che aveva già preso un foglio di espulsione dall’Italia, che è sospettato dagli Stati Uniti di legami con Hamas, e lui stesso – come racconta il Tempo – si definì un fan di Hamas. Sembra tanto un preoccupante collateralismo, e riguarda due componenti su tre dell’alleanza di centrosinistra, che esprimono rappresentanze parlamentari nelle istituzioni, nelle amministrazioni locali. Si riconoscono nell’agenda di questo signore, ultra pro-pal, antisionista se non ambiguamente antisemita, amico di Hamas, come scrive Il Tempo.

Questo islamogauchismo spinto non è un problema di dottrina, né una semplice pippa per intellettuali o una paturnia di vecchi reazionari: è qualcosa all’opera ogni giorno da New York a Crema, a Mantova, e che ha a che fare con la mutazione antropologica della sinistra in una stranissima creatura, che è oggi il principale fattore di minaccia alle nostre libertà, alle libertà della civiltà occidentale.


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