Invece che alla sanità, la sinistra pensa al fine vita
Giuliano Zulin · 30 Settembre 2025
In questa puntata di “Regioniamoci sopra”, la nostra rubrica che si occupa dei temi che riguardano l’autonomia differenziata, Giuliano Zulin illustra come certe Regioni governate dal centrosinistra stiano correndo per approvare una legge sul diritto al fine vita, anche andando contro il governo nazionale che, nelle scorse settimane, ha deciso di impugnare il provvedimento regionale della Toscana.
La contraddizione è che molte persone vanno a curarsi fuori dalla propria regione perché spesso i servizi sanitari locali non sono all’altezza, nonostante la spesa sanitaria sia definita in maniera pro capite dal Ministero della Salute con lo stesso criterio. È la gestione a essere diversa. Quando qualcuno si chiede perché alle elezioni regionali una coalizione progressista tenda frequentemente a perdere, forse bisognerebbe guardare nello specifico quali sono le priorità adottate da qualche amministratore territoriale.
In certe regioni si sta parlando infatti della richiesta di una legge nazionale per il suicidio assistito. Ha cominciato la Toscana, seguita dalla Sardegna di Alessandra Todde e dall’Umbria di Stefania Proietti: tutte Regioni a guida centrosinistra, che hanno voluto accelerare il percorso legislativo. In altre zone locali c’è stato invece un grande rallentamento. Ma l’elemento che colpisce di più è il metodo utilizzato per arrivare a discutere questa proposta, ovvero che sia bastato un basso numero di firme per sollecitare questo dibattito dentro i Consigli regionali: dalle 7mila dell’Emilia-Romagna fino ad arrivare addirittura alle 3mila della stessa Umbria.
È giusto parlare e legiferare del diritto al fine vita per evitare il far west. La domanda tuttavia è: se i problemi della sanità consistono maggiormente nella mancanza di servizi per salvare le vite, perché dobbiamo impegnare tempo a parlare del fine vita, soprattutto quando la richiesta giunge da poche migliaia di persone? Forse sarebbe meglio occuparsi prima di come si spendono i soldi e di come si potrebbe fare meglio.