Cisint: Salis “salvata”? Questi sono i danni del voto segreto
Antonino D'Anna · 24 Settembre 2025
Durante il nostro appuntamento quotidiano con Zoom, Antonino D’Anna ha discusso con la europarlamentare della Lega Anna Cisint del voto che ha confermato l’immunità parlamentare per Ilaria Salis.
“Avevo avuto sentore di questa situazione, perché quando ci è stato raccontato che c’era una richiesta in Commissione di un voto segreto, proprio inverificabile, avevo capito che qualcuno aveva venduto se stesso, altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di scappare dalle proprie responsabilità. Il 7 ottobre si voterà in Europarlamento per approvare quanto deciso dalla Commissione, non credo che Forza Italia si accoderà alla conferma dell’immunità: il Ppe, che compone per 7 unità la Commissione, ha dato 5 voti per la revoca, quindi i due europarlamentari del Ppe che hanno votato per la non revoca, rimarranno due anche in Parlamento europeo, e la Salis andrebbe a processo”.
La Salis scrive sui social che difendere la sua immunità non significa sottrarla alla giustizia, ma proteggerla dalla persecuzione politica del regime di Orban, e che le autorità italiane restano libere di aprire un procedimento a suo carico. “Ma non è la Salis a decidere quello che è previsto per la giustizia, l’Ungheria è nell’Unione europea. Lei è già figlia di condanne, occupazioni, ha aggredito poliziotti, ha scelto liberamente di andare in Ungheria, è accusata di aver massacrato uno che poteva anche morire. E adesso dice a noi come dobbiamo comportarci?”.
“Le regole ci sono già, lei dovrebbe semplicemente rispettarle. Finora si è distinta in Parlamento europeo per essere un po’ il nulla cosmico, per dire che le carceri sono razziste, per suggerire l’occupazione abusiva delle case, e per scappare”.