L’Iran non può avere l’atomica: è così difficile capirlo?
Giovanni Sallusti · 17 Giugno 2025
Cari ascoltatori, ci chiediamo: l’Iran non può avere il nucleare, non può avere una bomba atomica, che cosa c’è di difficile nel comprendere questa semplice frase? Donald Trump per primo lo sta ripetendo in queste ore, in tutte le salse, in tutti i consessi, ai pacifinti di sinistra e anche ad alcuni pacifinti di destra, che sono molto diversi da coloro che perseguono effettivamente una pace. Perché la pace ha bisogno del fatto che si possa realizzare concretamente E in Medio Oriente la pace prevede che un regime nazi-islamico che teorizza la cancellazione dello Stato ebraico non abbia l’atomica. Trump ne aveva già fatto il baricentro del suo primo mandato, quando ritirò gli Stati Uniti dal folle accordo che Barack Obama aveva siglato con gli ayatollah, sotto la pressione di una lobby filo-iraniana incistata nel Partito democratico; e lo sta ribadendo in queste ore.
Il presidente americano ha scritto: “America First significa tante grandi cose, incluso il fatto che l’Iran non può avere un’arma nucleare. Rendiamo l’America di nuovo grande”. Questo post è interessante perché salda due elementi chiave della sua politica, che qualcuno vorrebbe mettere in contraddizione. Rendere l’America di nuovo grande non vuol dire isolazionismo, rinchiudersi nel Paese e disinteressarsi del mondo: all’opposto, vuol dire che non c’è grandezza dell’America senza presidio della sua potenza globale. Vuol dire, come Trump sta tentando in primis con la politica dei dazi, rianimare il tessuto economico e industriale dell’America (e dell’Occidente) e dedicarsi alla pace e alla prosperità. Se qualche attore si oppone a questo piano, allora costituisce una minaccia esistenziale, e l’America se ne deve occupare.
Questa è la posizione di Trump, non sovraesporre l’America nel mondo con interventi scomposti, come è successo in passato, ma neanche ritirarla tout court. Infatti in queste ore ha assestato degli sganassoni anche a pezzi del mondo Maga a suo giudizio fuori controllo, per esempio al giornalista Tucker Carlson, contro cui ha postato “qualcuno per favore spieghi al bizzarro Carlson che l’Iran non può avere un’arma nucleare”. Quando poi dei giornalisti gli hanno sottoposto dichiarazioni (in realtà datate) di Tulsi Gabbard, che lui ha messo a capo dei servizi americani, secondo cui l’Iran non stava arrivando all’atomica, Trump ha risposto “non mi interessa che cosa pensa, ci stava arrivando, non ci può arrivare”. Tant’è che la stessa Gabbard negli ultimi minuti si è riallineata con il presidente.
D’altra parte, l’auto-evidenza del fatto che l’Iran non può avere l’atomica è tutta nella sua storia recente. Dal 1979, quando Khomeini ha instaurato la Repubblica Islamica, è un attore per definizione terrorista perché punta all’esportazione della rivoluzione islamica, nella sua versione sciita, e da subito ha dichiarato l’obiettivo di cancellare Israele: ha costruito Hezbollah, e più tardi è arrivato a eterodirigere Hamas nonostante sia sunnita, perché la priorità di entrambi è cancellare lo Stato degli ebrei, la stessa di Goebbels. Da subito l’Iran degli ayatollah ha definito l’America “il grande satana”, e per esteso anche la cultura occidentale: sono decine le dichiarazioni sia di Khomeini sia più recenti di Ali Khamenei sul fatto che l’Occidente è una cultura infetta e infedele.
È quindi evidente che l’atomica in mano a Teheran è una follia, perché tiene i fili del terrore mediorientale, Hezbollah, Hamas, gli Houti che minacciano il commercio e quindi pace e prosperità globali, e la stessa Siria di Assad ne era un puntello. Uno Stato del genere, con priorità politiche ma soprattutto millenaristiche, religiose, che puntano alla rivoluzione apocalittica islamica, può mai possedere un’arma nucleare? Beh per chiunque sia padrone di sé, radicato nella cultura occidentale, affezionato alle libertà minime, tra cui la sopravvivenza degli ebrei, sa che la risposta è nella domanda.
Non sappiamo davvero che cosa cosa ci sia di difficile da capire, ma Trump è il contrario di un guerrafondaio, è uno che vuole farla finita con le guerre e ricostruire pace, prosperità e benessere in Occidente, per cui non vuole che un gruppo di sanguinari islamici come gli ayatollah abbiano l’atomica. Ha detto che farà di tutto perché questo non accada, e noi non possiamo che condividere il suo imperativo.