Le porcate contro i bambini figlie dell’odio di sinistra
Giovanni Sallusti · 2 Giugno 2025
Cari ascoltatori, a forza di proclamare ogni giorno che da due anni e mezzo l’Italia ha un governo autoritario, anzi fascista, che ha sequestrato la democrazia, un disumano governo di genocidi (è successo davvero, a proposito del Medio oriente), lorsignori hanno legittimato un alfabeto sgangherato ma pericolosissimo, oltre che offensivo per chi le dittature le subisce davvero.
In questi giorni abbiamo avuto le prove che questo vocabolario – con cui viene esercitata l’ossessiva mostrificazione di una coalizione politica che ha vinto le elezioni e sta governando una democrazia europea come l’Italia – può intercettare miserie, follie, barbarie individuali, una variabile ben presente in quel legno storto che è l’umanità. E l’ultimo stadio ne è l’attacco ai bambini, protagonisti di recenti cronache che c’entrano solo con i politici, non con la politica.
Un galantuomo che fa l’insegnante (sic) in provincia di Napoli ha augurato alla figlia della premier Giorgia Meloni, Ginevra, la stessa sorte della 14enne di Afragola uccisa dall’ex fidanzato. Poi, con grave ritardo, ha farfugliato delle scuse, ma facendo peggio, cioè ribadendo che non cambierà posizione politica, come se la politica c’entrasse qualcosa: siamo in presenza di una malattia intellettuale alla radice, se si mischiano i due piani. Tanto più che il galantuomo non è nuovo queste trovate, avendo già augurato ai figli di Meloni, Salvini e Tajani la stessa sorte dei palestinesi a Gaza.
Non si tratta di un pazzo isolato: poco dopo l’attacco alla figlia della premier ne è arrivato uno alla figlia di Matteo Salvini, Mirta, da parte di un altro pseudo-umano, con trivialità abissali che sarebbero irripetibili nei confronti di una persona adulta, figurarsi a una bambina, e chiudendo dicendo che “si vergognerà del padre ladro”. Salvini sui social ha riferito l’accaduto e ha reagito con un’ovvietà, che tanto ovvia evidentemente non è: “Criticate pure me, lasciate stare i miei figli”. Nel mirino di un altro animale da tastiera sono finiti anche i figli del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Vedi che anche voi rubate i soldi e il cibo dei nostri figli. Quindi confermo l’augurio, anche ai tuoi”.
Questa galleria di orrori dice che siamo al grado zero dell’umanità, non del dibattito politico, e con una cronaca che colpisce sempre esponenti del centrodestra. Abbiamo ben presente che la responsabilità è personale e che siamo davanti a tre signori che hanno vomitato frasi indecenti; però non possiamo nemmeno ignorare il fatto che qual che sta accadendo è immerso in clima di mostrificazione quotidiana: se si ripete ogni giorno che viviamo sotto una dittatura genocida, si sdogana anche la follia di costoro che pensano di essere accettati nel dibattito con le modalità che abbiamo visto.
Allora, cari signori della bolla antifascista, della retorica sulla dittatura in Italia, fermatevi a riflettere, adesso che si è arrivati all’estremo, all’attacco ai bambini. Se non lo capite ora, chissà quando.