Più libertà, meno super-stato: ecco la Lega

· 5 Aprile 2025


Cari ascoltatori, dopo averlo sentito, crediamo che Elon Musk dovrebbe avere la tessera di platino della Lega, perché nel suo intervento al Congresso con Matteo Salvini ha stilato una sintesi del senso dei lavori di questa prima giornata, e ha spiegato perché lo slogan “Il coraggio della libertà” non è uno spazio dato alla retorica, al marketing, ma è pieno di senso: la battaglia storica a difesa della libertà dei territori contro la cappa dello Stato centralista e del super-Stato di Bruxelles, che oggi è riemersa prepotentemente.

Così è emersa la contrapposizione fra l’economia reale, il tessuto produttivo, soprattutto quello piccolo e medio tipicamente italiani, rispetto alle follie del green deal. Su queste grandi contrapposizioni c’è un’agenda politica e in questi tempi non è scontato: super-Stato era il nome che Margaret Thatcher dava all’Unione Europea in costruzione, un’unione di stampo dirigista, ideologico. Anche per questo l’intervento di Musk di oggi è stato un manifesto libertario. C’è una visione.

Da questa prima giornata di Congresso è tornata in campo anche un’altra visione, lanciata in modo prepotente dai due capigruppo, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, e ripresa in molti interventi: Salvini al Viminale. Il ragionamento è che non ci si accontenta di una buona gestione dei flussi migratori rispetto alla prateria spalancata di certi governi passati, ma si punta a un salto di qualità, che infatti c’è stato quando quel dossier l’ha maneggiato Salvini.


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