Green deal da burocrati, il mondo è andato altrove

· 2 Dicembre 2025


In questa puntata di “Auto da fé” Giulio Cainarca dialoga con Mattia Adani, economista, imprenditore, già direttore generale al Tesoro, specializzatosi ad Harvard, attualmente a capo degli industriali europei dei lubrificanti ed esperto di politiche industriali a livello nazionale e internazionale, a proposito dello stato di salute dell’economia italiana: tra export, dazi, Usa, Cina e Unione Europea.

“In Europa esiste un trilemma, ovvero tre cose su cui possiamo scegliere: possiamo avere frontiere totalmente aperte, standard sociali e ambientali più alti rispetto al resto del mondo e la nostra industria domestica. Tuttavia, di queste cose, ne possiamo avere solo due; e l’Europa sta vivendo nell’illusione purtroppo di averle tutte e tre insieme. Quindi ci troviamo ad avere frontiere totalmente aperte, standard sociali e ambientali molto più alti degli altri: il risultato è che perdiamo la nostra industria. Guardiamo a quello che sta facendo Trump negli Stati Uniti: sta riducendo le ambizioni sociali e ambientali e ha cominciato a chiudere le frontiere. Mentre noi in Europa rischiamo tantissimo perché, dopo cinque anni di inerzia e iperattivismo burocratico, ci siamo dati tanti obiettivi che non riusciamo a mantenere e le nostre istituzioni non stanno scegliendo nulla”.

“Il discorso dominante non è decidere se fare debito o meno, ma chi dare poi in mano quel denaro, soprattutto dopo una serie di scelte sbagliate compiute dall’amministrazione. Le decisioni non corrette riguardano l’idea di vent’anni fa secondo la quale noi dovevamo diventare super-innovativi e, di conseguenza, alzare al massimo gli standard ambientali e sociali: fondamentalmente, tutto il tema del green deal. Peccato che il mondo non ci abbia seguito, è andato da un’altra parte, ovvero verso l’intelligenza artificiale e verso l’innovazione. Quindi l’idea di fondo che l’innovazione possa essere tirata dal pubblico e dai funzionari dentro le loro stanze con tutto denaro che desiderano, si è rivelata completamente errata”.


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