Quindi andammo in Libia per coprire le terga a Sarkozy?

· 25 Settembre 2025


Cari ascoltatori, non si gioisce per le disgrazie giudiziarie di qualcuno, ma oggi tocca riferirvi la notizia che Nicolas Sarkozy è stato condannato a cinque anni e verrà incarcerato per finanziamento illecito della sua campagna elettorale con fondi della Libia di Muammar Gheddafi in cambio di favori diplomatici, fra il 2005 e il 2007. Nella sentenza di primo grado Sarkozy è stato assolto dalle accuse di corruzione passiva, finanziamento illecito e occultamento di appropriazione indebita. La sostanza è che l’ex presidente della Repubblica francese avrebbe lasciato gestire ad altri intermediari alcuni scambi di favori con la Libia, ma non poteva non sapere che non fosse esattamente una cosa lineare e trasparente. Le accuse risalgono al 2011, quando un’agenzia di stampa libica e lo stesso Gheddafi affermarono che lo Stato libico aveva segretamente versato milioni di euro alla sua campagna elettorale.

Allora a noi, anime semplici, sorge spontanea una domanda: ma non è che nel 2011 siamo andati in Libia per disarcionare il regime di Tripoli, un capolavoro di masochismo geopolitico, per gli affari personali di Sarkozy, perché stava venendo a galla il suo imbarazzante rapporto opaco con il raìs?

La rimozione di Gheddafi – che era terrificante come tutti i dittatori, ma costituiva un freno alla bomba migratoria del Nord Africa – ha rappresentato un danno per l’Italia, perché noi siamo la costa di primo approdo e per anni siamo stati “usati” dagli alleati europei come campo di raccolta profughi. Del resto nel 2011 fu proprio la Francia a pretendere l’intervento in Libia e a guidarlo militarmente e logisticamente. Gli Stati Uniti di Obama si accodarono, seppur stando indietro e di malavoglia, lasciando che fosse Sarkozy a guidare questa follia. E allora, visto che a posteriori è stato fatto un danno agli interessi nazionali italiani, ci chiediamo di nuovo: siamo andati in Libia per gli affari del marito di Carla Bruni? Se così fosse, quella storia risulterebbe ancora più indifendibile.


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