Jesus Christ superwoke: donna, nera e queer

· 5 Giugno 2025


Cari ascoltatori. L’ultima perla del follemente corretto, come l’ha chiamato Luca Ricolfi (con un ormai necessario aggiornamento della definizione) forse è anche l’approdo finale dello psicodramma woke, di quel florilegio di puttanate che si spaccia per ideologia, perché le ideologie vere, per esempio quelle del Novecento, avevano alla base delle argomentazioni, per quanto spesso perverse. Bene, la nuova puttanata woke è la seguente: Gesù interpretato da una donna, nera e queer. L’attrice Cynthia Erivo sarà la protagonista di una nuova versione del musical Jesus Christ Superstar, che andrà in scena prossimamente nei teatri americani.

È così che una moda che pretende d’essere un’ideologia si infrange sul ridicolo, elevando all’ennesima potenza la sua natura di paranoia, e neanche di massa, ma delle pseudo-élite occidentali: l’inclusivismo, il culto del diverso per il diverso, che il sociologo conservatore Mathieu Bock-Côté ha definito “utopia diversitaria”. A questa paranoia sta franando il terreno sotto i piedi, e probabilmente Donald Trump sta dando un suo contributo: ne è cartina al tornasole lo scontro feroce con l’élite accademica statunitense che di quest’ideologia ha la cattedra e ha sequestrato le università americane.

Lo spirito dei tempi si sta rivoltando, sta superando e archiviando il woke come una parentesi ridicola nell’alfabeto delle classi dirigenti occidentali: di conseguenza l’ideologia perde i freni inibitori fino a esiti paradossali, tipo Gesù donna, nera e queer. Non è strano che alcune comunità cristiane, soprattutto americane, abbiano accusato di blasfemia quest’ideona. E non ne abbiamo vista una analoga su Maometto, per esempio, forse perché è noto che non verrebbe presa bene e dubitiamo che qualcuno avrebbe il coraggio di tentare: il woke è codardo, tranquillizzante, poco impegnativo.

Per questo vorremmo suggerire agli amici cristiani, che si sentono offesi, di andare oltre: questa cosa è ridicola e il ridicolo è l’essenza del radical chic fin dalla sua prima definizione sulle pagine di Tom Wolfe, che registrava come l’élite miliardaria americana si riunisse sulle terrazze di Manhattan a raccogliere soldi per la causa delle Black panthers, mentre i domestici di colore portavano il tè. Quanto a controsensi, Gesù donna-nera-queer ne è la perfezione, perché il nemico di questa ideologia è la realtà, fede e morale non c’entrano: Gesù non era donna, non era nero, non era queer. E allora possiamo sintetizzare quel che ne pensiamo prendendo a prestito proprio uno slogan dei progenitori del woke, i sessantottini: una risata vi seppellirà.


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