Evviva gli sgomberi lampo: tornano libertà e legalità

· 26 Maggio 2025


Cari ascoltatori, uno dei modi migliori per sapere dove uno si colloca come politica, come visione del mondo, è capire che senso dà alla parola libertà, come la articola. In queste ore c’è una notizia che è un formidabile detonatore di due diverse idee di libertà. Parliamo delle novità implementate nel Decreto sicurezza, di cui in Parlamento è in corso la conversione in legge.

La più clamorosa è data dagli sgomberi lampo, cioè immediati: se qualcuno occupa illegalmente una casa o un bene altrui, viene sbattuto fuori in 24 ore. Da questa misura emerge che per l’area di centrodestra la libertà è anzitutto la difesa della proprietà privata, come da purissima tradizione del liberalismo: dove non c’è tutela della proprietà privata non c’è libertà, perché non c’è possibilità per l’individuo di autodeterminarsi, crescere, godere di ciò che è nei suoi diritti. Di conseguenza abbiamo avuto anche l’ennesima conferma che, invece, per i cosiddetti progressisti contemporanei la libertà è libertà di occupare, è furto, è abusivismo, è licenza e illegalità: in Parlamento le opposizioni hanno definito questa legge come liberticida.

L’introduzione del reato di occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui è una proposta sulla quale hanno insistito particolarmente la Lega, il ministro Matteo Salvini e il sottosegretario Nicola Molteni. È prevista una pena dai due ai sette anni di carcere, ma soprattutto l’intervento immediato della Polizia giudiziaria e la restituzione dell’immobile al legittimo proprietario. È una norma che ripristina libertà elementari e diritti inviolabili che finora sono stati violati spesso: ha un impatto diretto sulle vite degli italiani.

Infatti è già stata applicata in due casi. Uno nel Ragusano, a Ispica, dove una signora si era vista occupare la casa da cinque tunisini: è uscita di casa e al ritorno li ha trovati lì. L’intervento è stato immediato e l’appartamento subito restituito alla signora. La stessa cosa è accaduta a Mestre: è stato sgomberato un immobile occupato abusivamente da un senzatetto rumeno, che è poi stato portato al centro per il rimpatrio di Bari. Si tratta quindi non solo di una forte deterrenza per un reato odiosissimo, perché toglie la disponibilità di un bene primario, ma anche del ripristino immediato della legalità.

Altro che liberticida: questo è un provvedimento che aumenta le libertà dei cittadini, di quelli onesti. Non sappiamo se sia questa postilla a dare tanto fastidio alle nostre sinistre…


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