L’autonomia fa paura anche perché regolerà le pensioni

· 29 Aprile 2025


In questa puntata di “Regioniamoci sopra”, Giuliano Zulin si concentra sui numeri delle pensioni assistenziali: secondo un rapporto pubblicato dal Sole 24ore, infatti, negli ultimi 20 anni sono cresciute del 62 per cento, con in testa le Regioni Calabria, Campania e Puglia. Mentre metà del bilancio dell’Inps è retto da tre regioni, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, cosa spiegabile anche con la maggiore densità della pianura padana, dove abitano e lavorano 30 milioni di abitanti.

Al netto del fatto che a causa dello spopolamento del sud Italia le persone che vi abitano hanno un’età media più alta e quindi è prevedibile che abbiano più facilmente necessità di prestazioni assistenziali, Zulin osserva che i numeri sono comunque abnormi e che con l’autonomia differenziata i conti e le prestazioni sarebbero gestiti con più efficienza.

E nota che quando il governo dell’Ulivo nel 2001 varò la riforma della Costituzione in senso autonomistico-regionalista, quella che vuole portare avanti il ministro Roberto Calderoli, venne anche deciso che le pensioni di assistenza, in particolare di invalidità, sarebbero state di fatto affidate alle Regioni. Ma dopo il 2010 si bloccò tutto, in concomitanza con un’esplosione incredibile di concessioni di pensioni di invalidità.


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