Federalismo fiscale, il problema è riscuotere
Giuliano Zulin · 15 Aprile 2025
In questa puntata di “Regioniamoci sopra”, Giuliano Zulin analizza un tasto dolente del federalismo fiscale che dovrà essere attuato entro un anno, secondo quanto richiede il Pnrr. Le regioni oggi godono di trasferimenti di denaro da parte dello Stato per esercitare le loro funzioni, mentre con il federalismo fiscale questi trasferimenti dovranno arrivare da compartecipazioni regionali a tributi erariali. Il che pone il problema della riscossione dei tributi, perché le Regioni, come spiega lo Svimez, dovranno responsabilizzarsi nella gestione delle risorse pubbliche con cui sorreggere anche i livelli essenziali di prestazioni, i Lep.
Ora, secondo i dati della Cga di Trieste dal 2000 al 2024 non sono stati riscossi 1.274 miliardi: il 58%, cioè 739 miliardi riconducibili al centro-sud, e il 42%, 535 miliardi, al centro-nord: ma va considerato che al centro nord viene prodotta la stragrande maggioranza della ricchezza. La Regione peggiore su questo parametro, sempre sommando gli ultimi 25 anni, è il Lazio con 39.673 euro, poi la Campania, con 27.264 euro, poi la Lombardia con 25.940 euro, ma è anche la regione più popolosa ed è molto produttiva. Le tre più virtuose cono la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia-Giulia e il Trentino Alto Adige, che ha un debito pro capite di 6.964 euro.
Va da sé che questi numeri, senza federalismo, sono destinati ad esplodere.