L’ostacolo alla pace è Putin: vuole la guerra

· 2 Aprile 2025


In questa puntata di “Pop economia – Rumore” Alessandra Mori ha ospite l’ambasciatore Stefano Stefanini, che analizza i problemi legati alla ricerca di un accordo di pace per l’Ucraina.

“La Cina finora sull’Ucraina ha avuto un ruolo diplomatico molto modesto, a parte qualche dichiarazione sul sommato banale. Di fatto è alleata della Russia, solo adesso ha fatto qualche accenno di movimento, ventilando l’idea che potrebbe partecipare a una futura forza di pace in Ucraina. Di sicuro è attenta che un eventuale accordo fra Mosca e Washington non vada a suo sfavore”.

“La Russia vuole semplicemente continuare la guerra il più a lungo possibile, Putin non vuole la pace adesso: prolungare il negoziato permette alla Russia di guadagnare tempo. Putin starebbe anche preparando il reclutamento di altri 160mila uomini: non è esattamente quello che ci si aspetta da un Paese che si sta preparando alla fine della guerra”.

“Il discorso delle sanzioni secondarie sulle esportazioni di petrolio russo, sarebbe effettivamente un enorme mezzo di pressione degli Stati Uniti sulla Russia: significherebbe che ne verrebbero colpiti i Paesi che importano petrolio dalla Russia. Ma è difficile perché toccherebbe anche Cina e India”.

“Il ministro Crosetto ha ragione quando dice che se la Russia non ottinene un indebolimento dell’Ucraina e un cambio al vertice, sarà una sconfitta politica. E, in quel caso, sarebbe una vittoria di Trump”. 

 


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