Conte-follia: spinge gli “amici ebrei” contro Israele

· 27 Marzo 2025


Cari ascoltatori, distratti dalle imprese di Romano Prodi, ci siamo persi un’uscita di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5Stelle o di quel che ne rimane, che invece merita di essere rimarcata. Conte è andato oltre se stesso: ha chiesto “agli amici ebrei”, ai cittadini ebrei anche italiani, di dissociarsi dalle azioni dello Stato d’Israele, che a suo giudizio, cioè la stessa parola d’ordine di tutte le anime belle islamofile, sta perpetrando un genocidio a Gaza.

Nella loro retorica, il “genocidio” equivale all’opera di autodifesa che Israele sta conducendo rispetto al terrorismo sanguinario di Hamas post 7 ottobre. Hamas tiene tuttora in ostaggio dei civili israeliani nelle viscere di Gaza, che non ha restituito contravvenendo all’accordo che era stato stipulato, motivo per cui Israele ha ripreso la sua iniziativa militare. La narrazione di Conte è “dovete dissociarvi perché il silenzio diventa complicità”.

Questo è un capolavoro di ideologia anti-israeliana: Conte chiede agli ebrei di dissociarsi dallo Stato degli ebrei, nato all’indomani degli orrori della Seconda guerra mondiale, tra i quali la Shoah, nella consapevolezza che quell’orrore irreversibile non si dovesse ripetere mai più e nella necessità di ricomporre la diaspora del popolo ebraico. Un Paese nato peraltro nella terra d’origine non solo concreta, ma valoriale, fattuale, geografica. Per Conte nella guerra in Medio Oriente il torto è degli israeliani, c’è un genocidio tout court, e non si interroga sulla controparte, la quale non è un esercito regolare che difende i palestinesi oppressi, ma una banda di terroristi che ha nel suo statuto proprio la distruzione dello Stato degli ebrei, che evidentemente anche a Conte non piace.

La follia di tutto questo è messa in risalto dall’Osservatorio Solomon contro le discriminazioni, che fa notare un paio di cose a Conte. Anzitutto si chiede se l’avvocato, almeno per coerenza, abbia chiesto a tutti i musulmani di dissociarsi dalle imprese terroriste, assassine e torturatrici di Hamas: ovviamente no. In più, l’osservatorio Solomon osserva che attribuire collettivamente al popolo ebraico le azioni dello Stato di Israele rientra negli atteggiamenti passibili della definizione contemporanea di antisemitismo. Una definizione che peraltro fu a suo tempo recepita anche dal governo Conte.

Allora, di fronte all’ideologia terzomondista, islamofila, che sta sempre con quello che non è Occidente, quindi contro Israele, Conte si ricordi di questa direttiva che anche lui ha riconosciuto quando era al governo: e, per minima decenza, si dissoci da se stesso.


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