Trump bombarda Houti perché Iran intenda

Matteo De Sio, in questa puntata di “Te la ridò io l’America”, la nostra rubrica in cui si registra la temperatura politica degli Stati Uniti attraverso la lettura dei giornali d’oltreoceano, racconta come Donald Trump, dopo aver avvertito il gruppo terroristico yemenita degli Houti, stia colpendo duramente le loro basi, lanciando attacchi dalla portaerei Truman con missili da crociera, droni e caccia. Sono stati colpiti la capitale Sanaa, la regione di Marib, il porto di Hodeida, postazioni, depositi, centri di comando e probabilmente anche obiettivi di valore strategico, cioè ufficiali nemici. Questo è stato il primo di una serie attacchi programmati.

Così facendo Trump, postando una foto in cui segue in diretta le operazioni militari, ha anche mandato un ammonimento in rete ai mandanti e finanziatori degli Houti, gli ayatollah di Teheran: “All’Iran: l’appoggio ai terroristi Houthi deve finire IMMEDIATAMENTE! NON minacciate il popolo americano, il suo presidente che ha ricevuto uno dei più ampi mandati della storia presidenziale, e neppure la via d’acqua”. Teheran ha risposto che gli Usa non hanno autorità per dettare la politica estera di un altro Paese, e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha chiesto al suo omologo americano Marco Rubio di fermare gli attacchi.