Il mondo è via satellite ma la Ue ci ha legato ai cavi
Carlo Cambi · 15 Gennaio 2025
Dopo la pausa natalizia, Giulio Cainarca ritrova Carlo Cambi per la rubrica “Gli scorretti”, la settimanale chiacchierata su temi di politica nazionale e internazionale.
“La sinistra sta strillando sul sistema Starlink, ce l’ha con Musk, ma è quella che ha varato in questo Paese OpenFiber, che doveva portare la fibra ottica nei posti più sperduti e far sì che tutti avessero a disposizione la connessione. OpenFiber è costata moltissimo, e ancora oggi il 35% di superficie non è coperto da internet. E bastava una cosa molto semplice: un satellite e collegavi tutta l’Italia. Ma il Pnrr prevede il cablaggio, una roba di 30 anni fa”.
Anzi, nel 1964 l’Italia con Telespazio è stato il primo Paese europeo a mettere in orbita un satellite per le telecomunicazioni, si chiamava Sirio. Ernesto Pascale, che per un po’ è stato amministratore delegato della Stet, cercò un’integrazione tra cablaggio e Telespazio, perché allora si era convinti allora che non ci fosse spazio sufficiente sull’orbita terrestre per far girare tanti satelliti quanti ne servivano. Insomma, potevamo avere il nostro Elon Musk…”.