L’euro è della Germania. La Polonia è fuori, e cresce

· 14 Novembre 2024


Nella nostra rubrica “Gli scorretti”, Carlo Cambi e Giulio Cainarca, parlando come sempre di politica e attualità, affrontano il tema della povertà e dell’euro. Cambi porta come esempio il caso Polonia: il 78 per cento dei suoi cittadini ha detto no all’ingresso nella moneta unica e ora il Paese ha una dinamica salariale doppia e una crescita doppia rispetto al resto d’Europa. L’euro, spiega Cambi, è stato pensato a beneficio della Germania e ora ne paghiamo le conseguenze. Il lavoro povero si combatte con due strumenti: incrementando la crescita e diminuendo il peso fiscale, quindi con un arretramento dello Stato. Cosa che stando nelle gabbie europee non è possibile.


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *




Radio Libertà

Background