Con Trump finisce la sudditanza dell’Occidente
Carlo Cambi · 6 Novembre 2024
La lunga diretta di Radio Libertà sulle elezioni americane e la vittoria di Donald Trump ha incluso la rubrica “Gli scorretti”, in cui Carlo Cambi e Giulio Cainarca, parlando come sempre di politica e attualità, hanno ragionato delle conseguenze di un voto che avrà una grande influenza su tutto il mondo.
“Non esiste miglior antidoto al luogocomunismo della vittoria di Trump. Ma ma non per Trump in sé, ma per il significato culturale, antropologico, politico di questa vittoria. È stata spazzata via la sudditanza dell’Occidente che si era creata, quel senso di colpa e che lo stava disgregando”.
“Ho sentito dire da sinistra che sarà un tracollo economico, che l’Europa si troverà da sola di fronte al mondo. Ma questa cosa doveva essere messa in preventivo quando è nata l’Europa, visto che ha avuto anche la pretesa di inventare una moneta egemone che oggi non vuole più nessuno, non c’è una transazione internazionale che venga fatta in euro. L’euro circola solo all’interno dei Paesi dell’Eurozona, non c’è una materia prima, non c’è una transazione finanziaria, non c’è nulla che sia denominato in euro”.
“E quindi io sono felice non per la vittoria di Trump in sé, ma perché spero che sia come Lepanto. E infatti ora stanno tutti in lutto perché i difensori dell’altra parte, cioè dei dissolutori della civiltà occidentale, si trovano improvvisamente con le loro galee affondate, come successe agli Ottomani. Questo è il senso di questa elezione”.