Speciale Pontida/Matteo Salvini: “Oggi qui nasce la santa alleanza dei popoli europei”

· 7 Ottobre 2024


Matteo Salvini sul palco di Pontida ha chiuso la festa della Lega con un discorso che ha passato in rassegna le posizioni di cui si è fatto portavoce sui temi nazionali e internazionali. Ecco qualche “highlight”:

“La Lega è nata quarant’anni fa per dare voce a forza ai territori, alle culture, alle identità contro ogni ingiustizia, contro ogni sopruso, contro ogni violenza. Per dare coesione sociale e speranza ai nostri popoli. Indietro non si torna. Oggi è straordinario vedere fianco a fianco veneti e campani, lombardi e toscani, piemontesi e siciliani: solo forti e uniti si vince”.

“L’autonomia è futuro, è efficienza, è merito, è sfida, è una grande opportunità per i giovani di tutta Italia, da nord a sud. Gli unici che hanno paura dell’autonomia sono i politici di sinistra, incapaci che rubano voti e fiducia ai loro popoli da cinquant’anni”.

“L’ha detto il ministro Giorgetti: la Lega al governo è una garanzia: noi guardiamo soprattutto agli italiani che hanno bisogno. Il nostro obiettivo, in questa e nelle prossime leggi di bilancio, è aumentare gli stipendi ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti e abbassare le tasse alle partite Iva. Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai”.

“Non siamo soli in questa battaglia di speranza, di giustizia e di libertà. Abbiamo il dovere di difendere imprenditori e agricoltori italiani, il cui lavoro è messo a rischio dagli eco-terroristi di Bruxelles che vorrebbero chiudere le fattorie e le fabbriche per fare magari un favore ai turchi, ai cinesi e alle multinazionali. Noi siamo qua per difendere il lavoro e la fatica europee ed italiane”.

“Il 7 ottobre dell’anno scorso è avvenuta la più grande strage di civili ebrei dopo Hitler e il nazismo. Non dovremo mai dimenticare i volti di quelle ragazze, di quelle mamme, di quei bambini. Il terrorismo islamico non è solo dall’altra parte del mondo, è anche in casa nostra. E ricordiamo che il 7 ottobre del 1571, la Lega Santa – composta dalla Serenissima Repubblica di Venezia, dall’impero spagnolo e dai regni di Napoli, di Sicilia e della Sardegna, austriaci, genovesi, toscani, emiliani – sconfisse l’impero ottomano, fermarono l’avanzata islamica con cuore e coraggio. L’abbiamo fatto allora, lo faremo ancora oggi. Mentre comunisti, globalisti, terrapiattisti, più europeisti, chiacchierano”.

“La ricetta per i prossimi anni non è concedere più cittadinanze o regalarle più velocemente. La Lega ringrazia ragazze e ragazzi che sono arrivati da lontano e vivono perfettamente integrati. Ma la priorità per la Lega e per l’Italia dovrà essere di poter revocare la cittadinanza agli stranieri che delinquono in casa nostra. La cittadinanza è un atto di fede, la cittadinanza è il secondo mazzo di chiavi di casa vostra: se tradisci questa fiducia mentre ti spalanchiamo le porte di casa garantendoti la scuola, la sanità, la previdenza e l’assistenza, se spacci, stupri, rapini o uccidi la soluzione è solo una: via la cittadinanza e torni al tuo Paese. Oggi qui a Pontida nasce un’alleanza di popoli che ci tiene alla convivenza pacifica e alla pace”.

“Mai permetteremo che ai nostri figli di cinque o sei anni vengano impartite dottrine gender o abomini di questo genere. Evviva la libertà di vita, di scelta e di amore di ragazze e ragazzi, liberi dall’indottrinamento. Marine Le Pen, che ci saluta da Nizza, è sotto processo”.

“Donald Trump, poche settimane fa, è stato salvato solo dalla mano del Signore da un proiettile assassino e sarà fondamentale: l’auspicio del popolo di Pontida è che gli americani, il prossimo 5 novembre, scelgano liberamente il loro futuro, scelgano la pace, scelgano la libertà, scelgano i repubblicani e Donald Trump”.

“Mai mi sarei aspettato, quando presi la tessera della Lega frequentando il liceo classico Alessandro Manzoni di Milano, nel 1990, che un giorno sarei andato in tribunale da imputato. Sono preoccupato? No, sono indignato, sorpreso da gente che tradisce, da gente che non ha onore, da gente che non ha dignità, da gente che scappa. Io sono abituato a non dare mai la colpa a chi sta vicino a me, è sempre una mia responsabilità quello che faccio quando mi alzo la mattina. Io non sopporto quelli che scappano, quelli che fuggono, quelli che rinnegano”.

“Anche nella sciagurata ipotesi che alla fine la giustizia italiana dovesse condannarmi, io varcherei le porte di quel carcere a testa alta: processano una persona che ha fatto il suo dovere, ma non possono processare un intero popolo. Anzi, non possono fermare la santa alleanza dei popoli europei che oggi nasce da Pontida”.


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