Dite al Corriere che gli Hezbollah sono terroristi
Giovanni Sallusti · 18 Settembre 2024
Cari ascoltatori, qualcuno avvisi il Corriere della Sera, il principale giornale italiano, che i galantuomini di Hezbollah non sono miliziani, sono terroristi. Ieri è stato il giorno di un’operazione inedita firmata Israele: migliaia di cercapersone in possesso di membri di Hezbollah sono stati fatti esplodere. Hezbollah usa i cercapersone e non i cellulari moderni perché fino a oggi li reputavano meno rintracciabili da Israele. Ma secondo alcune ricostruzioni che paiono attendibili, all’interno dei pezzi della partita destinata al Libano sarebbe stata inserita una piccola quantità di esplosivo che poi sarebbe stata attivata a distanza. Questa operazione incrementerà la tensione in Medio Oriente, ma ha confermato la capacità israeliana di colpire i propri nemici.
Ora, il Corriere oggi titola “Scoppiano migliaia di cercapersone, strage di miliziani”. E qui sbaglia, perché dicendo miliziani sembra che si parli di guerriglieri, magari con una sorta di alone romantico, che combattono per una qualche causa, giusta o terzomondista che sia. Invece Hezbollah, che letteralmente vuol dire “partito di Dio”, quindi di Allah, è una creazione dell’Iran. È nato nel 1982 come propaggine del regime teocratico-totalitario degli ayatollah iraniani, ha radici nella versione politica del fondamentalismo millenarista sciita dell’ayatollah Khomeini, è finanziato dall’Iran con lo scopo terrorista di esportare con la violenza la rivoluzione islamica degli ayatollah in Medio Oriente e potenzialmente nel mondo. La genesi di Hezbollah è anzitutto anti-israeliana, perché il nemico principale in Medio Oriente per qualunque terrorista islamista è l’unica democrazia del Medio Oriente.
Per Hezbollah Israele è l’”entità sionista” costituita sulle terre strappate ai palestinesi, e su questa lettura il gruppo terrorista ha cominciato nel 42 anni fa a seminare attentati: il primo nel novembre 1982 nel quartier generale a Tiro dell’esercito israeliano, dove un’autobomba causò la morte di 91 persone; nel 1983, un duplice attentato con un camion-bomba contro la Forza di Pace Internazionale di Beirut, in cui morirono anche 241 marines statunitensi e 56 parà francesi. Fra le tante altre imprese del genere, ricordiamo il dirottamento del volo civile 847 della TWA nel 1985, il clamoroso attentato del 2012 su un autobus all’aeroporto di Burgas, in Bulgaria, con a bordo 42 turisti israeliani arrivati in volo da Tel Aviv. Nella quotidianità Hezbollah lancia ogni giorno razzi e missili, spara, bombarda i civili israeliani che vivono nel nord di Israele, tant’è che dopo il 7 ottobre una parte di essi è stata evacuata.
Quale sia la verità su Hezobllah è cosa chiara: e allora, colleghi del Corrierone, diciamolo che l’operazione sui cercapersone non è stata una strage di miliziani, ma una strage di terroristi. Se non ripristiniamo le parole giuste continueremo a occultare a noi stessi la vera mappa del Medio Oriente, che in sé è intricatissima ma ha anche un paio di punti semplici: l’unico atomo di libertà in quella regione si chiama Israele, la principale minaccia alla stabilità dell’area è il regime assassino di Teheran, e le sue propaggini, Hamas, Houthi e Hezbollah in primis, si dedicano quotidianamente ad attacchi terroristici. Non vi piacerà, ma il Medio Oriente vero è questo.