“Sequestri, terrore e militari russi: il Venezuela di Maduro”
Sammy Varin · 25 Agosto 2024
Sammy Varin ha intervistato Indira Acosta Arismendi, avvocato in Venezuela, fotomodella che vive in Italia dal 2015, dove lavora all’organizzazione di eventi per grandi case di moda. Indira ha raccontato l’incubo di vivere nel suo Paese con il rieletto governo Maduro: “Era la prima volta, dopo 25 anni di regime, che un candidato alternativo, Edmundo González Urrutia, arrivava fino alle elezioni. C’erano file chilometriche davanti ai seggi fin dalla sera prima, dove sono finiti tutti quei voti?”.
Indira, che in Venezuela ha parenti e amici, ha anche raccontato che la polizia ferma le persone per strada, controlla i telefoni cellulari e se trova anche solo dei semplici messaggi “non in linea” arresta i proprietari, di cui spesso non si sa più nulla; che se qualcuno viene identificato su un social o a una manifestazione, viene segnata con una X la sua porta di casa e prima o poi viene portato via; che molti giornalisti sono stati imprigionati e processati con l’accusa di istigazione a delinquere e terrorismo; che molti soldati venezuelani si rifiutano di andare contro i cittadini, per cui Maduro ha rimediato utilizzando militari che arrivano da Cuba e dalla Russia, alloggiati in alcuni alberghi sequestrati. E ha anche ricordato che nelle carceri di Maduro sono chiusi 150 italiani.