Il vermocane non abbaia ma morde: è arrivato sulle nostre coste, non toccatelo
Giuseppe Braga · 25 Luglio 2024

Una notizia di cronaca, e anche un allarme: il vermocane si sta diffondendo sempre più nei nostri mari: si trova nelle acque del Mediterraneo da secoli ma con l’aumento delle temperature nei nostri mari la sua popolazione è esplosa e si sta diffondendo anche nei pressi dei bagnasciuga..
Si chiama Hermodice carunculata, o anche verme di fuoco, è un anellide marino e quest’anno la frequenza con cui li si incontra sta assumendo un aspetto inquietante, specialmente nelle acque del Sud Italia, tra Sicilia, Calabria, Puglia e Campania, dove sempre più di frequente i pescatori trovano questi vermi marini impigliati nelle loro reti. Il fatto è che il vermocane, oltre che essere una minaccia per gli ecosistemi marini perché è un vorace predatore carnivoro, può creare problemi anche all’uomo. I biologi consigliano di non toccarli perché il loro corpo è ricoperto di setole che contengono tossine urticanti che possono generare dolori, bruciori, edemi, pruriti e intorpidimento. Possono testimoniarlo le tre persone finite in ospedale a Marcelli di Numana, nelle Marche, per essere entrate in contatto con il vermocane. I bagnanti sono stati curati al pronto soccorso, con dolori simili a quelli che potrebbe provocare un’ortica molto potente.
I vermocane si presentano come dei vermi marini molto colorati e con tinte molto varie, di lunghezza media fra 20 e 30 centimetri, ma che possono raggiungere in alcuni casi i 70 centimetri, fino ad arrivare al metro. Tipici principalmente del Canale di Suez, questi anellidi si trovano ormai a loro agio anche nelle acque calde del Mediterraneo, nei mari nel Sud Italia e davanti alle coste croate della Dalmazia.
I biologi dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste hanno dato il via a uno studio sulla diffusione di questa specie, in collaborazione con le Università di Modena e Reggio Emilia, di Catania e di Messina, con l’Ispra e l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo, in provincia di Messina, area nella quale l’invasione dei vermocane è una vera calamità.
(foto Emmanuelbaltasar – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=41538628)