Trump vincerà le elezioni perché non è in Europa

· 11 Luglio 2024


Questa settima, “Gli scorretti” di Carlo Cambi, fra tanti temi (andate a sentire che cosa dice di Jasmine Paolini, l’antiwoke) si occupa anche di Stati Uniti. Con la crisi-Biden in corso e la caccia a un sostituto, dice Cambi, “Kamala Harris, per ora in testa, è probabilmente il candidato più debole possibile, ma va detto che contro Trump si vorrebbe uno sfidante-bomba. Trump stravincerà, a proteggere gli avversari non c’è il sistema francese che consente le barricate di schieramenti che abbiano visto al secondo turno delle politiche. In America la gente vota e poi torna a casa, la democrazia è la sua forza immane, per questo non morirà mai (come il blues e il Concilio Vaticano II), e la forza immane della democrazia è il diritto di scegliere. Tanto che gli stessi immigrati si affideranno a Trump, cioè colui che tenendo ferma l’immigrazione farà sì che loro non si trovino nuovi concorrenti sul mercato del lavoro. Per questo interpretare la società americana secondo i clichè che abbiamo nelle metropoli europee è un errore madornale”.

“Non pigliare atto dell’esistenza di queste barricate e il non lavorare per rimuoverle significa costruire un’Europa che è indifferente ai popoli. Da qui nasce l’idea che si possa sempre fare il “barrage républicain”: cosa che può funzionare in Francia, ma di certo non può valere a livello di istituzioni europee: è un allarme, secondo me democratico e di particolare significato, rispetto al quale vedo scarsa capacità di analisi e pigrizia”.

E sul piano globale, “noi occidentali fatto un errore enorme, abbiamo lasciato islamizzare l’Africa, l’abbiamo trascurata. Non siamo andati lì a fare impresa come sarebbe stato necessario, a spiegare agli africani che stanno seduti su una miniera d’oro e non se ne rendono conto: si poteva fare della vera cooperazione internazionale. È ovvio che se la abbandoni e te la occupano la Cina e la Russia, e così hai perso. Certo ora col piano Mattei di cui si parla tanto vedremo che cosa succede, ma lo porteremo avanti da soli, perché la sinistra italiana che ci ha reso sudditi dell’eurocrazia e non ha mai preteso due cose fondamentali che l’Italia avrebbe dovuto ottenere, cioè la rappresentanza estera dell’Unione Europea e il commissario al mercato interno”.


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