Sala è un gretino invidioso di Berlusconi
Vittorio Feltri · 11 Luglio 2024
Cari ascoltatori, oggi con Vittorio Feltri abbiamo un “Bamba della settimana speciale”: il sindaco di Milano Beppe Sala. Il premio è stato assegnato al primo cittadino per una serie di iniziative che “hanno rovinato la vita dei milanesi” e per la presa di posizione contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi: “Impossibile capire perché, visto che è considerato l’imprenditore più brillante del secondo dopoguerra: la scelta è stata fatta pensando non all’uomo politico, ma a quanto, come industriale e imprenditore, ha realizzato. A partire dalla costruzione di Milano 2, che ancora oggi è giudicata la migliore cittadina satellite d’Europa; dopodiché Berlusconi ha lanciato le televisioni private in Italia e le ha realizzate così bene da superare anche la Rai; poi si è dedicato al settore bancario e insieme con Ennio Doris ha aperto una banca diventata tra le più importanti d’Europa; è entrato nel mondo dello sport e con il Milan ha vinto tutto. Dopo Mani pulite è “sceso in campo” per salvare il salvabile e in poche settimane ha costituito un partito che ha vinto subito le elezioni”.
“È stato un uomo geniale, un uomo che rappresenta il merito, la milanesità in tutti i settori in cui si è cimentato”, spiega Feltri. “Fra l’altro lo stesso Sala ne ha beneficiato, perché ha avuto incarichi manageriali non irrilevanti in quota centrodestra (che è nato grazie a Berlusconi), con l’Expo. Non riesco a capire come mai Sala si sia poi buttato a sinistra: dopo di che le cose che ha fatto le ha fatte male, si è distinto per l’incapacità”.
Nel no a Malpensa-Berlusconi potrebbe esserci un po’ di quel sentimento molto umano che è l’invidia: “Quella non manca mai, un’invidia di tipo sociale che poi avvelena la vita dei cittadini”. Eppure, dice Feltri che lo ha conosciuto bene, Berlusconi è stato soprattutto “un uomo dolce e generoso. Ha aiutato moltissime persone, non si è mai tirato indietro, e tutt’oggi tanti gli sono grati. Per quanto mi riguarda, nei 4 anni in cui ho diretto il Giornale, di cui era editore, non ho ricevuto da lui neanche una telefonata (a parte qualcuna di complimenti), mai mi ha dato suggerimenti, né avanzato richieste. È vero che in un anno ho portato il quotidiano da 115mila copie a 250mila, ma lui ha saputo riconoscerlo, e infatti mi ha fatto diventare ricco. Questo era il suo modo di ragionare”.
Ma Sala merita il bamba della settimana anche per altre stupidaggini che hanno rovinato la vita ai cittadini di Milano: “Un numero esorbitante di piste ciclabili che hanno ridotto le strade a dei sentieri, e sono anche un pericolo perché le biciclette non seguono la segnaletica stradale, per cui si è sempre a rischio di incidenti; in più la circolazione è diventata pressoché impossibile. Un’altra cosa assurda è che il sindaco si è messo in testa che l’erba cittadina non debba più essere tagliata: dice che è meglio se la vegetazione cresce, in omaggio a una mentalità che, più che verde, secondo me è sciocca, un riflesso del gretinismo, diciamo”.
Sul futuro politico di Milano, dopo due mandati Sala, Feltri si augura che il Centrodestra, a differenza del passato, “riesca a produrre candidature rilevanti e convincenti. Milano è sempre stata abbastanza di sinistra, ma va detto che raramente il centrodestra ha espresso dei personaggi in grado di prendere in mano il pallino e di giocare la partita con la speranza di vincere. Sarebbe ora che accadesse, anche perché l’erba alta e le ciclabili non ci sembrano il destino di una città produttiva all’avanguardia come Milano, per non dire di altre questioni, come il destino dello stadio San Siro: discutono e discutono, ma manca la capacità di agire. Che era invece la qualità di Berlusconi…”.