Malpensa-Berlusconi. Quanto Maalox a sinistra

· 11 Luglio 2024


Cari ascoltatori, stasera il maalox registerà un picco di ordini, a vagonate in tutta Italia: l’aeroporto di Malpensa, uno degli scali più importanti d’Europa, sarà intitolato a Silvio Berlusconi. Lo ha comunicato una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti seguita da un tweet (o un X) del Ministro Salvini.

Vi immaginate ora la redazione di Repubblica, un giornale che per vent’anni è stato costruito contro Berlusconi? Ricordate i nomignoli? Lo chiamavano l’egoarca, era il fantasma, lo spettro del male. Pensate all’ex editore di Repubblica e attuale editore del Domani, Carlo De Benedetti, costretto ad atterrare o a partire dal Berlusconi: un incubo, perché nell’eterno derby tra queste due figure non riuscirà mai a batterlo: Berlusconi è uno che ha costruito, non disfatto. E a nessuno, neanche nelle file della sua presunta parte politica, verrà in mente di intitolare un aeroporto a Carlo De Benedetti. E pensate poi a Elly Schlein, a tutto il Pd (che non a caso subito ha presentato un’interrogazione al ministro Salvini, chiedendo come sia possibile che si sia derogato dalla regola dei dieci anni necessari per l’intitolazione a uno scomparso).

Il Pd l’ha già buttata sul cavillo e incalza il governo su questo tema fondamentale, ma non basta: Repubblica informa che la Cgil ha lanciato una petizione per intitolare Malpensa a Carla Fracci, firmata anche dall’ex sovrintendente alla Scala, Dominique Meyer. la Fracci, dicono, ha pure il merito di essere una figura femminile: usano così la grande etoile, in modo bieco e sempre contro, anche quando ormai il nemico è scomparso.

E vi immaginate Marco Travaglio in fila al gate con in mano il biglietto dell’aeroporto Berlusconi? Travaglio fra l’altro è stato uomo di grande stile, quando il giorno del funerale di Berlusconi disse “il porco è diventato bello”, senza neanche quella pietas che avevano i guerrieri antichi per il nemico. Ebbene prima o poi vedremo anche lui in fila, formichina in mezzo a tante formichine, col suo biglietto all’aeroporto Berlusconi.

E ugualmente Michele Santoro, quando sarà costretto a passare dall’aeroporto Berlusconi, sarà come se il cavaliere da lassù avesse dato un’altra spolverata alla sedia, come quella che diede in tivù mentre Travaglio e Santoro pensavano di averlo messo all’angolo, ribaltando il clima con un gesto geniale. E con loro, infine, vedremo Ilda Boccassini, e certi giudici di certe Procure, tutti a fare scalo davanti al suo nome.


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