Ecco il fronte Hollywood, nato per far fuori Trump

· 9 Luglio 2024


Cari ascoltatori, a ognuno il suo fronte. In Francia hanno imbastito il Fronte popolare, accozzaglia di estrema sinistra islamo-gauchista per contrastare lo spauracchio Le Pen. Negli Stati Uniti, per fermare lo spauracchio Trump, stanno costruendo il fronte hollywoodiano. L’idea, surreale e involontariamente comica oggi sulle pagine di Repubblica, a quanto pare è uscita direttamente dai cervelli confusi del mondo progressista americano, che sono messi ancora peggio dei giornali italiani.

Succede questo: una docente di legge ha lanciato un piano per arruolare tre donne dello star-system e così sparigliare le carte: Michelle Obama, Taylor Swift e Oprah Winfrey. Le tre star verrebbero chiamate a guidare forum pubblici per valutare in tempi brevi la migliore alternativa a Biden. Il piano, rivelato dal sito giornalistico-investigativo Semafor, ha un nome, “Blitz primary”. È considerato l’unico modo per trovare un’alternativa veloce e vincente a Biden. La proposta è stata fatta a circolare tra donatori e membri del partito.

Dunque, l’elite democratica è convinta che l’unico modo per far uscire i progressisti dal caos sia ricorrere a una terapia hollywoodiana. I lavoratori della classe operaia della Rust belt, che hanno girato le spalle al partito democratico americano, aspettano proprio questo genere di iniziative, ma si tratta di una popolazione tendenzialmente bianca, che per il Partito democratico è un difetto imperdonabile, un disvalore. Le tre signore, invece, sono state scelte in modo che ogni minoranza sia rappresentata dalla sua influencer.

Michelle Obama mobiliterebbe donne e afroamericani. E già qui si omette con disinvoltura che le politiche di Barack non hanno favorito gli afroamericani, anzi con la sua presidenza sono aumentati gli episodi di violenza e di discriminazione, tanto che che in molti Stati la comunità afro ha virato nettamente verso Donald Trump. La conduttrice televisiva Oprah Winfrey dovrebbe mobilitare le casalinghe e la pop star Taylor Swift dovrebbe far presa sui giovani.

Un progetto davvero hollywoodiano: Joe Biden dovrebbe ritirare la candidatura entro metà luglio, i potenziali candidati avrebbero pochi giorni di tempo per farsi avanti. Il vincitore verrebbe scelto tra i sei finalisti in base ai voti dei delegati espressi con una “primaria sprint”: sostanzialmente il partito democratico diventerebbe una specie di una giuria di un talent. Il vincitore verrebbe annunciato il 21 agosto come fosse la notte degli Oscar. A indicare il nome sarebbero lo stesso Biden e gli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton.

La cosa più sorprendente è la convinzione dem che Michelle Obama, Oprah Winfrey e Taylor Swift abbiano il polso politico delle urgenze che si muovono nell’America profonda, che abbiano come stella polare le ragioni del “forgotten man”, il lavoratore dimenticato, abbandonato dalla globalizzazione. Mentre loro si divertono così, Putin bombarda un ospedale pediatrico: ricordiamo che l’unico presidente di fronte al quale Putin non ha preso iniziative belliche, non ha invaso un vicino, non ha esercitato le sue pulsioni imperialistiche, è stato Donald Trump.

Ugualmente, non sarà il fronte hollywoodiano a rispondere all’opa lanciata dalla Cina sul mondo libero: l’unico presidente che l’ha fatto è ancora Donald Trump. Mentre i democratici si danno al cazzeggio elettorale, insultano espressamente l’elettorato americano e fanno emergere chiaramente che al mondo libero serve Trump: l’uomo avrà mille difetti, ma non vorremmo che le crisi globali fossero gestite da un triunvirato di pop star. Povero Kennedy (quello vero, JFK), per fortuna non può vedere come è ridotto il suo partito.


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