Spalletti dia le dimissioni. All’Italia serve Gasperini
Vittorio Feltri · 4 Luglio 2024
Il Bamba della Settimana secondo Vittorio Feltri è un quasi obbligatorio Luciano Spalletti, a causa dei catastrofici Europei di calcio, ma conta assai di più la diretta conseguenza… che finora non c’è stata: Spalletti “è rimasto aggrappato alla poltrona come un impiegato statale” e per adesso nessuno lo ha invitato a dimettersi. Eppure, dice Feltri, un comandante che incespica in un fallimento deve “prendersi la responsabilità del suo operato”, cosa che Spalletti ha fatto finta di fare, scaricando in realtà le colpe sul gruppo (per esempio sull'”affaire” della lista degli eventuali rigoristi, in cui Spalletti ha interpretato la ritrosia dei giocatori ad alzare la mano come assenza di personalità). È vero che ha vinto uno straordinario scudetto con il Napoli; d’altra parte, che ci fosse qualcosa di rivedibile nel suo modo di intendere la gestione dei calciatori si era visto durante la sua permanenza alla Roma, quando arrivò a emarginare un fuoriclasse del calibro di Francesco Totti.
Allora, se è vero che il pesce perde freschezza a cominciare dalla testa, alla nostra Nazionale di certo non serve continuità tecnica, ma una svolta: tanto più che gli azzurri si devono ancora giocare la qualificazione ai Mondiali (un incubo, dopo le ultime due edizioni). La ricetta di Feltri è un nome di casa: Gian Piero Gasperini, tecnico del miracolo-Atalanta che non solo è ai vertici da anni, ma ha anche appena vinto l’Europa League. “Ha esperienza internazionale ed è l’unico che vedo in giro in grado di mettere ordine: se facessimo allenare la squadra azzurra a lui sicuramente non rimedieremmo certe figuracce. Anche se non si hanno grandi campioni a portata di mano, l’amalgama è una magìa che può rendere vincente una squadra. Certo”, ha aggiunto Feltri, “bisognerebbe sentire che cosa pensa il presidente della Dea, Antonio Percassi, con cui bisognerebbe mettersi d’accordo. Anche perché dovrebbe poi affrontare i tifosi bergamaschi: sono abbastanza sicuro che la prenderebbero piuttosto male, io stesso sarei rammaricato, ma non vedo altra via d’uscita”.