La Salis ha parlato, allarme comunismo!

· 21 Giugno 2024


Cari ascoltatori, stasera voglio suonare un allarme anch’io. Non sei nessuno, nel circo mediatico-intellettual-giornalistico, se non suoni un allarme al giorno. L’allarme più suonato, soprattutto da quando il centrodestra ha vinto le elezioni, è l’allarme fascismo. Va di moda anche l’allarme nazismo: Stefano Massini, autore teatrale, attore, scrittore, spalla di Formigli, porta in giro uno spettacolo sulla sua rilettura del Mein kampf, dice che è un pericolo attuale, chissà a chi o a che cosa allude.

Ma io voglio suonare un altro allarme: l’allarme comunismo. Leggiamo la prima esternazione pubblica di una europarlamentare, cioè di una che rappresenta gli italiani in Europa. Sto parlando di Ilaria Salis, eletta e quindi liberata dalle catene ungheresi, vero obiettivo della sua candidatura per il partito di Totò e Peppino, ovvero Fratoianni e Bonelli, che siedono a sinistra del Pd.

Oggi Ilaria Salis ha regalato una dichiarazione sui suoi social, ovviamente ripresa ovunque perché è ormai un influencer come la Ferragni. “Sì, lo confesso, sono stata una militante del movimento di lotta per la casa, che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare a Milano e in tutta Italia. Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato”, e qui si riferisce ad alcune testate, soprattutto Libero e il Giornale, che hanno fatto notare il dettaglio per cui sarebbe morosa nei confronti dell’Aler, “è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento. Sarebbe auspicabile che l’informazione, piuttosto che gettare fango sul mio conto, si dedicasse al contesto di grave povertà e precarietà abitativa nel quale si ritrovano ampie fasce di popolazione”. Il veleno ideologico arriva ora: “Le pratiche collettive dell’occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, la lotta per la sanatoria, rappresentano un’alternativa reale e immediata all’isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket”.

Quindi la priorità che manifesta la neo-europarlamentare è la rivendicazione delle pratiche collettive di occupazione di case sfitte: un europarlamentare italiano sta dicendo che il diritto di proprietà, la proprietà privata inalienabile, che connota la civiltà occidentale, è carta straccia, anzi va calpestata, è una barbarie, perché esisterebbe un diritto a occupare collettivamente le case. Per non dire del diritto a resistere agli sgomberi: guai a rispettare le forze dell’ordine che tentano di far applicare la legge. Insomma, per l’onorevole Ilaria Salis il diritto di proprietà è nullo. E quindi, se voi suonate le vostre trombe di allarme fascismo per il nulla, io di fronte a queste parole rivendico il diritto di suonare forti e chiare le campane di allarme comunismo.


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