I repubblicani aprono a Le Pen. Avvisate Tajani

· 11 Giugno 2024


Cari ascoltatori, continua ad arricchirsi la lezione politica che arriva dalla Francia nel dopo-elezioni europee. La notizia è l’apertura dei repubblicani francesi, gli eredi del gollismo liberale, a un’alleanza con Rassemblement national, il partito di Marine Le Pen. A dichiararlo è stato lo stesso presidente rep, Eric Ciotti: “Il partito da solo oggi è troppo debole, credo ci sia necessità di servire il Paese che è in pericolo, abbiamo bisogno di questa alleanza pur rimanendo noi stessi”. Questo colpo di scena spezza la trama ordita da Macron, che indicendo subito nuove elezioni nazionali (comunque una misura di democrazia per la quale ribadiamo il nostro rispetto) pensava di creare un “cordone sanitario” repubblicano in cui imbrigliare il “mostro” della destra, così tenendo anche Marine Le Pen lontana dall’Eliseo. 

Evidentemente i repubblicani hanno giudicato la politica economica, green-ideologica, e anche quella sull’immigrazione dell’estabilishment come “un pericolo”. Dal canto suo, Jordan Bardella ha colto al volo questa apertura e ha postato su X: “Uniamo le forze per combattere il caos migratorio, ripristinare l’autorità e l’ordine e sostenere il potere d’acquisto dei francesi. L’unione fa la Francia”. 

I repubblicani hanno quindi scelto l’alternativa proposta dal centro destra rispetto al parasocialismo perbenista. Sarà una lezione “esportabile” in Italia? Pensiamo ovviamente ad Antonio Tajani, che fino a ieri poneva veti a Le Pen in nome degli equilibri europei (non si sa bene quali) e anche ora dà per scontata una nuova affermazione della maggioranza Ursula. Che cosa farà allora Tajani, dirà ancora dei no, ora che i colleghi francesi nel suo stesso partito europeo, i Popolari, aprono al centrodestra? Per Von der Leyen il problema è lo stesso: come farà a replicare in automatico la sua alleanza para-gretina? Fra l’altro, è anche il teorema di Giorgia Meloni, l’aggregare saldamente le anime del centrodestra. In questo momento la Francia è un laboratorio interessantissimo di sano fusionismo fra varie anime di destra, quel fusionismo che generato le stagioni migliori del conservatorismo occidentale. Penso ad esempio alla stagione di Ronald Reagan, penso a quella di Margaret Thatcher. Guardiamoli bene allora i cugini transalpini: in questo momento ci stanno dando una grande lezione politica.


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