La durissima vita dei soldati israeliani trattati da mostri

· 5 Giugno 2024


“Quando l’anima di un giusto va in Cielo, è talmente gelata che Dio dovrà tenerla tra le dita per almeno mille anni perché si riscaldi”. Giancarlo Giojelli, giornalista con lunga esperienza in tema di Medio Oriente, usa questo detto ebraico per presentare l’altro grande nemico dei soldati israeliani: la Sindrome da stress post-traumatico, osservata per la prima volta negli “scemi di guerra” della Grande Guerra. Una sofferenza psicologica non da poco che, se negli anni delle trincee in Fiandra o sul Carso non aveva alcuna risposta, adesso ne riceve di nuove. Come? Passare dalla semplice somministrazione di benzodiazepine a nuovi approcci psichiatrici per aiutare giovanissime e giovanissimi che rischiano la vita in prima linea a superare un gelo che hanno dentro e rischiano di portarsi tutta la vita. Ecco come si prova a combattere il nemico silenzioso che sta rovinando la vita di tanti ragazzi di leva in Israele, nelle parole di Giojelli a Antonino D’Anna nella puntata di Zoom – Il drive time in mezzo ai fatti.


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