“Sciogliete la Nato!”: la comicità di Tarquinio

· 29 Maggio 2024


Dicono che a L’Avvenire, di cui era direttore, Marco Tarquinio fosse soprannominato “il Superfluo” dai suoi vice. Lo potremmo chiamare il Dannoso da quando il Pd lo ha candidato alle Europee, con l’illusione di farne una specie di loro Vannacci. E ieri lo sgangherato alfiere del putinismo  si è lanciato a proporre lo scioglimento della Nato. Proprio così, non una critica, non un’analisi, quella cosa lì: lo scioglimento della Nato. Ci chiediamo: il Dannoso sa che cosa è e che cosa è stata la Nato? Quell’organismo che, lo diciamo all’ex direttore di Avvenire, ha letteralmente garantito ai cristiani, ai cattolici, ai credenti, di essere pienamente tali, in tempi in cui oltrecortina non se la passavano affatto bene. Il Dannoso la vada a chiedere ai polacchi, la differenza con il Patto di Varsavia, così da incassare copiose pernacchie. E sul presente si rassegni ugualmente: la Nato è un’alleanza che garantisce la nostra libertà, perché esercita una forte deterrenza contro possibili aggressori.

Invece Tarquinio propone confusamente di imbastire un’alleanza tra pari fra Europa e Stati Uniti. Ma pari in che cosa? Povero Dannoso Tarquinio e povera sinistra, che per mezzo del suo pasionario sembra puntare a un salto indietro di 50 anni, a un’era addirittura pre-Berlinguer. Il quale, questo Tarquinio probabilmente non lo sa, durante un’intervista a Eugenio Scalfari disse di sentirsi più tranquillo sotto l’ombrello della Nato. Ma perché stupirsi, in fondo? Tutti i critici della Nato stanno a sinistra, e sono tutti putinani. Vi ricordate il governo giallorosso che, in tempo di covid, aprì l’Italia a un contingente di militari russi? Viaggiarono nel cuore di un Paese Nato a fare che cosa ancora bene non si sa…


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