“Ho imparato da Silvio: smettiamo di punire chi crea ricchezza”
Redazione · 29 Maggio 2024
“Il mio libro è dedicato a Umberto Bossi, a Roberto Maroni e anche a un grande italiano che si chiama Silvio Berlusconi, che ha fatto la storia di questo Paese. Il nostro spirito è vedere senza sospetto il successo, la felicità, la ricchezza”. Così ieri Matteo Salvini ha analizzato l’idea di rivoluzione liberale durante la presentazione del suo libro “Controvento” alla Fondazione Cariplo di Milano con il direttore di Radio Libertà Giovanni Sallusti. “Non vanno bene gli accertamenti quando vengono fatti sulla base del pregiudizio per cui se hai una bella macchina hai fregato lo Stato, sei hai una bella casa stai fregando lo Stato, se hai ingrandito il capannone c’è sicuro qualcosa di losco”, ha spiegato Salvini. “Ricordate la tassa sulle barche di Monti? In quell’ottica chi aveva una barca era sicuramente un pericoloso capitalista sovversivo. Il risultato fu che chi aveva la barca semplicemente la spostò in acque non italiane, mentre a rimetterci furono gli operai dei cantieri e i lavoratori delle marine. La gente che guadagna è preziosa, perché chi guadagna paga le tasse, e con quei soldi io pago le pensioni, i medici, gli infermieri, i servizi pubblici. Come diceva Margaret Thatcher, per redistribuire la ricchezza ci vuole qualcuno che la produca, altrimenti non c’è niente da redistribuire”.
Artù Di 29 Maggio 2024 alle 15:38
“Perché chi guadagna paga le tasse”. Assolutamente. Non ho mai visto un italiano con un conto clandestino in Svizzera e certamente nessuno con una holding in Lussemburgo.
Il thatcherismo era e continua ad essere un disastro per l’economia di Gran Bretagna. Uno stato sotto l’austerità non è uno stato, è solo un veicolo per rinforzare l’aristocrazia. Per fortuna per gli inglesi, i Tory stanno per prendere un bel calcio in culo. L’Italia invece rimane sempre all’avanguardia.
Come diceva la vostra amica Zakharova a Giletti, “Ho l’impressione che lei sia arrivato una settimana fa sulla Terra”.