Autore: Sammy Varin
Su Il Giornale: l’Ucei (Unione delle Comunità ebraiche italiane) querela il comico-opinionista dopo le sue frasi pronunciata in una puntata di “èsempreCartaBianca” per cui “i sionisti controllano il mondo e le banche”.
Su La Stampa: due indagini sociologiche dimostrano come solo una minoranza degli adolescenti dichiara si sentirsi bene psicologicamente. E non sempre questo disagio viene ascoltato da qualcuno di cui ci si possa fidare. Non resta che l’intelligenza artificiale?
Su Il Tempo: il deputato e delegato del Dipartimento Giustizia del partito Jacopo Morrone e la vicesegretaria federale Silvia Sardone presentano la proposta in Parlamento, con l’obiettivo di limitare i ricongiungimenti e di facilitare la revoca della cittadinanza.
Su la Repubblica: Dal vertice sulle coperture torna un tema caro al Carroccio…
Su Il Tempo: «MuRo27» esce allo scoperto: Francesco Tieri, ingegnere convertito all’islam che guida il gruppo: “Chiediamo all’attuale amministrazione capitolina l’elezione prevista di consiglieri aggiunti, ovvero consiglieri eletti tra i cittadini stranieri residenti”.
Su Il Corriere della Sera: esce allo scoperto il “bauscia” della porta accanto che ha invaso la Rete: si chiama Gabriele Celia si è ispirato a suo papà.
Su La Verità: il market di Bruxelles vende imitazione delle nostre specialità. Il ministro Lollobrigida chiede subito verifiche: “Inaccettabile”.
Su Il Giornale: la piattaforma è stata lanciata dall’attore Calum Worthy. “Le persone scomparse non sono roba nostra, anche per loro vale il diritto alla riservatezza”.
Su Il Giornale: la sindaca di Genova spende 156mila euro dei contribuenti per affidare un esterno dei progetti riguardanti politiche inclusive.
Su Il Tempo: nella Capitale è stato ideato il simbolo di “MuRo27” (Musulmani per Roma 2027) per promuovere le idee fanatiche islamiche e puntare a superare a sinistra Landini.
Su Libero: da oggi si può fare richiesta sull’app IO o sul sito dedicato. Copre fino al 30% del prezzo con un massimo di 100 euro.
Su Repubblica: il premier laburista, Keir Starmer, vara una nuova stretta sui richiedenti asilo per pagare quelle spese che l’anno scorso sono schizzate a oltre 5 miliardi di sterline.
