Qatar-gate, Mogherini… c’è sempre la sinistra

· 3 Dicembre 2025


In questa puntata della nostra rubrica “Gli scorretti – un antidoto al luogocomunismo”, Giulio Cainarca parla con Carlo Cambi dell’inchiesta giudiziaria della Procura europea (Eppo) che ha messo nel mirino la formazione finanziata dall’Unione europea per giovani diplomatici. Risultano indagati, con l’ipotesi di frode nell’uso dei fondi europei, di corruzione, conflitto di interessi e di violazione del segreto professionale, la direttrice del Collegio europeo – al centro dell’inchiesta – Federica Mogherini, già ministra degli Esteri ed ex Alta rappresentante Ue, l’ex segretario generale del Seas ora alla direzione generale della Commissione europea per il Medio Oriente e Nord Africa, Stefano Sannino, e il co-direttore dell’Ufficio executive education, training and projects del Collegio d’Europa, Cesare Zegretti.

“È scoppiato un altro scandalo di corruzione sui fondi e sugli appalti in sede di Unione Europea. Ci sono dentro, a pieno titolo, esponenti di primo piano del Partito democratico. La rivista ‘Politico’ scrive che la vicenda riguarda molto da vicino Ursula von der Leyen, visto che uno degli arrestati è un funzionario di altissimo rango dell’Ue e di recente era passato al servizio proprio della presidente della Commissione. Poi ci sono un ex membro del governo Renzi e infine un uomo da sempre vicinissimo a Romano Prodi, nonché militante del fronte Lgbt (è sposato con il catalano Santiago Mondragón Vial e proprio in Spagna è stato riconosciuto il suo impegno nella formazione e nell’inserimento al lavoro di transessuali e transgender)”.

“Siamo sempre alle solite: questa Europa dimostra ancora una volta la sua incapacità di autocontrollo. I signori dell’Ue si sentono sempre in condizione di fare le pulci su tutto e a tutti, si credono una vera e propria casta, assolti da ogni vincolo e ‘capaci’ di fare quello che pare a loro. Inoltre, l’altro elemento straordinario è che in mezzo a tutti questi casini ci sia sempre il Partito Socialista Europeo. Non c’è mai stata una volta che abbiano beccato con le mani in pasta un rappresentante del Gruppo dei Popolari, dei conservatori, dei sovranisti o dei Patrioti. Sempre e comunque quella famiglia di sinistra”.

“Si tratta di una manifestazione evidente della casta eurocratica, che si ritiene al di sopra di ogni sospetto, nonché figlia di quella melassa inguardabile e indigeribile che è il Pd, emulsione mal riuscita del cattocomunismo, in cui il prodismo è stato visto come l’unica ancora di salvezza per evitare la dissoluzione. Anche nel Qatar-gate era coinvolta quella coalizione politica: tra il dem Antonio Panzeri, che poi ha patteggiato un anno di carcere, e la greca Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento europeo”.


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