Perché Trump e il Mossad hanno in pugno l’Iran
Carlo Cambi · 25 Giugno 2025
In questa puntata de “Gli scorretti – un antidoto al luogocomunismo, Carlo cambi parla con Giulio Cainarca degli sviluppi della guerra fra Israele e Iran e degli scenari che si aprono per il Medio Oriente.
“Una cosa importante che la stampa italiana e quella americana sottovalutano è la capacità di infiltrazione del Mossad dentro le gerarchie iraniane. Penso che Trump abbia informazioni abbastanza circostanziate per tentare di far implodere dall’interno il regime degli ayatollah, almeno nelle frange più estreme”.
“Bibi Netanyahu è uno che spicca per grande strategia militare, ha capito che a Gaza per estirpare del tutto Hamas, doveva andare a seccare le fonti di rifornimento, cioè Teheran. Poi ha accettato la tregua proposta da Trump non per come viene raccontato, che Trump ha battuto il pugno sul tavolino e lui si è acquattato: l’ha accettata perché ha capito che in questo momento può dettare le condizioni.
“Bisogna stare attenti a definire Bibi Netanyahu come il tiranno di Israele, perché da quel che si capisce proprio lui sta per lanciare le elezioni anticipate, e ora ha un consenso assai crescente nel Paese, perché gli israeliani sentono veramente il pericolo, la minaccia, e su questo pericolo stanno costruendo una strategia di difesa attraverso l’offesa”.