Il caso Moretti è un messaggio di Conte al Pd
Carlo Cambi · 17 Dicembre 2025
In questa puntata della nostra rubrica “Gli scorretti – un antidoto al luogocomunismo”, Giulio Cainarca interroga Carlo Cambi sulla vicenda del Qatar-gate che è ritornata alla luce perché è stata revocata l’immunità all’eurodeputata del Partito democratico Alessandra Moretti. Nel voto della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo il gruppo del Movimento 5 Stelle ha votato a favore di questa decisione: come cambieranno i rapporti interni tra le due forze di centrosinistra?
“Negli ultimi giorni abbiamo assistito da una parte a Elly Schlein che, dal palco dell’assemblea nazionale del Pd, ha dichiarato di essere testardamente unitaria; dall’altra c’è invece Giuseppe Conte che, ad Atreju, ha ribadito che i grillini non sono alleati con nessuno. Non solo, ma pochi giorni fa Conte ha mandato politicamente al macero la Moretti, votandole contro all’Eurocamera. Probabilmente i dem non hanno ancora capito che Conte è un po’ come Karen Blixen: se la scrittrice danese aveva il mal d’Africa, il capo politico dei 5 Stelle ha il mal di Palazzo Chigi, e non consentirà mai alla Schlein o a un altro esponente del Pd di diventare presidente del Consiglio”.
“Il voto di Strasburgo è stato un chiaro segnale lanciato a Elly affinché non si faccia troppe illusioni: i due faranno giusto qualche chilometro insieme in autostrada, ma appena ci sarà un panino da prendere all’autogrill, quello se lo papperà il M5s. Ecco quindi il piano ‘interessante’ di Conte: cercherà di usare quanto più possibile il vettore Pd per arrivare a vincere le elezioni, e poi vorrà tornare al potere come già gli era successo tra il 2018 e il 2021, quindi romperà le scatole su tutto. E non dimentichiamo che le radici di potere dell’ex presidente del Consiglio poggiano ancora oggi su basi parecchie solide. Non si non può non pensare che questo signore, con straordinaria abilità di sottopotere, non abbia stretto importantissime alleanze nei settori più importanti e influenti del Paese”.
