Piantatela con la famiglia nel bosco: si chiamano Trevillion e non sono strane bestie
Giuseppe Braga · 27 Novembre 2025
Al diavolo voi radicalperbenisti che decidete per tutti dove bisogna mettere il water – quanto godrebbe Ursula a vedere allineati tutti quelli che ci sono in Europa, almeno 450 milioni – e che i pannelli solari salvano il pianeta quando se ne vendono a tonnellate, ma se sono tre e in alternativa a pagare le bollette allora no, chissà mai che poi venga voglia di imitare. E al diavolo anche quella casetta in paese, e prima un appartamentino, con cui il Comune di Palmoli ha cercato di adescare i Trevillion pur di non vederli vivere come pare a loro. In fondo la giunta è di “Rinnovamento”, lista di centrosinistra, ed è noto quanto sul quel lato dell’emiciclo abbiano care le case occupate e in uggia chi l’abitazione se l’è comprata, dannati capitalisti nel bosco.
Quando restituirete la libertà ai Trevillion? E anche la loro identità: perché nessuno li chiama per nome? La famiglia nel bosco un cavolo, come fossero bestie rare e senza anagrafe, donne barbute e uomini più forti del mondo. Dai, basta. Queste persone vivono in un posto tutto loro e per niente pericolante, i cui dintorni sono popolati da altre case abitate; i figli vengono istruiti a casa ma fanno gli esami di idoneità e il Ministero ha detto “mah, a noi sembra tutto ok”; hanno il libretto sanitario, i pannelli solari per l’elettricità, riscaldamento a 22 gradi, acqua bollita per lavare e acqua di fonte per bere. Ma soprattutto, lo dicono quelli che li conoscono, sono, anzi erano felici: e non c’è niente che faccia impazzire i controllori più di qualcuno che vive bene senza di loro.
