Cannes è diventata la Teheran del cinema

· 15 Maggio 2025


Il premio Bamba, che Vittorio Feltri consegna ogni settimana al personaggio che si è distinto per manifesti demeriti, è assegnato per i prossimi sette giorni agli organizzatori del Festival del cinema di Cannes per dress-code-censura imposto nell’abbigliamento: non saranno più ammessi trasparenze, strascichi estremi, scelte trasgressive e sneakers. Sarà richiesto un abbigliamento formale, con abito lungo per le donne e lo smoking per gli uomini, niente scarpe aperte, niente vestiti larghi, mentre va bene un vestito da cocktail.

“È una cosa che più che altro fa ridere, ma va segnalata per far capire a tutti in che mondo di imbecilli viviamo. Il festival di Cannes è sempre stato un appuntamento molto atteso nello spettacolo e nella sua mondanità. E adesso è stato introdotto una forma di un moralismo così stupido da meritare un Bamba grosso come una casa”.

“È come se la mentalità islamica fosse arrivata anche lì: si sta facendo strada nei nostri costumi e ha contagiato persino Cannes, che si sta adeguando lentamente ma sistematicamente a certi criteri che non sono nostri, della nostra civiltà occidentale. Per noi l’abbigliamento non soltanto costituiva un modo per segnalarsi, ma era anche un volano per la nostra economia”.

“Mancava solo che aggiungessero che è gradito un abito da lavoro, tipo una tuta, e la stupidata era completa. Non comprendo come sia stata accettata questa cosa da gente evoluta come i francesi. Quando si limitano le libertà, si comincia con una piccola cosa, poi si procede, si va avanti e via via si inseriscono proibizioni che alla fine fanno vivere male la gente”.


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