Tasse su e sinistra immobile: lo schiavismo prospera

· 26 Giugno 2024


La situazione generale che ha portato alla morte del giovane Singh è la medesima di quella dei raccoglitori di cotone nell’Ottocento – dice Carlo Cambi nella nostra rubrica “Gli scorretti” – la stessa condizione che ha portato alla rivoluzione americana, solo che questi non ne hanno la forza. “Veramente pensate che le cooperative agricole non sappiano nulla, veramente pensate che la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta non lucrino sul mercato agricolo dei fondi? E che quando comprate la passata di pomodoro a 40 centesimi non ci sia sempre alla base qualcuno che boccheggia nei campi per 10 centesimi al chilo di pomodoro comprato?”, afferma Cambi.

Cambi poi spiega dove sta, a suo avviso, la radice del problema: si sta puntando tutto sulla fascinazione del made in Italy ma la vera questione è l’eccesso di tasse: “Il bug del sistema sta in un livello di tassazione medio incompatibile con la sopravvivenza della gente. Non c’è uno spazio economico per consentire ai migranti di avere una vita migliore, ma nemmeno c’è per consentire all’agricoltore di avere un reddito sufficiente da non dover tagliare fino a diventare disumano: perché nella catena dei costi se chi va al mercato non può pagare i pomodori una certa cifra, per abbassare il prezzo si finisce via via in una spirale che al fondo genera lo schiavismo”.

Ma siccome noi vogliamo stare in Europa con le regole europee e ci piace solo riempirci la bocca con la parola innovazione, continua Cambi, i prezzi sono quelli. Bisogna battersi perché l’agricoltura abbia una maggiore centralità nel dibattito economico, non mi importa del made in Italy pittoresco nelle fiere dell’agroalimentare: bisogna battersi perché chi lavora la terra è indispensabile, ma è l’ultimo anello della catena economica e sociale di questo Paese. Cambi allora si chiede: perché Report, le coop rosse che fanno professione di umanitarismo, le Ong, non toccano questo argomento? Dove sono tutti i tromboni, i Mimmo Lucano, le Ilaria Salis?


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *




Radio Libertà

Background